Prezzi invariati per l'abete più in voga in questo periodo dell'anno
ZURIGO - Se gli svizzeri sono confrontati con una raffica di aumenti in vari settori - primi fra tutti quelli della cassa malati e delle tariffe energetiche - possono consolarsi con un articolo di stagione il cui prezzo non è cambiato: l'albero di Natale.
Almeno questa è l'indicazione data da IG Suisse Christbaum, l'associazione che riunisce circa 250 produttori elvetici e che mantiene invariate le raccomandazioni di prezzo. Per un abete rosso di 160-200 centimetri vengono proposti 28-25 franchi, mentre per un abete Nordmann si sale a 60-80 franchi, emerge da un'indagine realizzata dall'agenzia finanziaria Awp.
Anche i principali grandi distributori prevedono una stabilità dei prezzi. Migros, ad esempio, non si aspetta alcun cambiamento importante rispetto all'anno precedente, indica l'ufficio stampa: nelle cooperative svizzero-tedesche il costo dovrebbe oscillare tra i 19,90 e i 139 franchi.
Pure da Coop e presso la controllata Jumbo le tariffe rimarranno invariate: solo per gli alberi bio «ci saranno lievi aggiustament», dichiara un portavoce. Da parte sua Landi aumenterà leggermente i prezzi: ma va detto che l'impresa acquista metà dei suoi alberi dall'estero, soprattutto in Danimarca.
«Il mercato elvetico è impostato in modo piuttosto conservativo e di solito non si verificano grandi sbalzi di prezzo», spiega Florian Landolt, responsabile della comunicazione dell'Associazione dei proprietari forestali della Svizzera. Ciò è dovuto in particolare ai lunghi cicli del settore: ad esempio gli alberi di Natale venduti quest'anno sono stati piantati circa 20 anni or sono.
Inoltre molte imprese forestali non sono principalmente orientate al profitto. Il bosco svolge infatti una serie di compiti per la comunità come il filtraggio dell'acqua, la protezione dalle valanghe o l'offerta di spazi ricreativi.
Quella degli alberi di Natale non è quindi di solito l'attività principale dei forestali e non determina il loro successo finanziario. La vendita di alberi di Natale è piuttosto «una buona occasione per presentarsi e scambiare idee con la popolazione», sottolinea Landolt.
La maggior parte degli alberi di Natale ha superato bene il caldo record dell'estate. «Grazie alle radici piuttosto profonde, sono stati perlopiù risparmiati», osserva l'esperto. Alcuni giovani abeti si sono seccati, ma sono stati sostituiti: non vi sarà quindi una penuria di alberi durante le festività.