Lo ha stabilito ieri il Consiglio federale riprendendo la decisione UE dell'8 dicembre scorso
BERNA - Le persone in possesso di nuovi documenti di viaggio russi provenienti dai territori ucraini occupati e dalle regioni ribelli della Georgia non potranno entrare in Svizzera.
Tali documenti non saranno più ammessi per il rilascio di visti. Il Consiglio federale ha recepito ieri una decisione della UE dell'8 dicembre scorso.
La Russia ha introdotto una nuova prassi di naturalizzazione nelle regioni occupate dell'Ucraina e nelle regioni ribelli della Georgia. Secondo l'UE, tale prassi viola il diritto internazionale, come pure l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dei due Paesi.
«La Commissione UE ha stabilito che determinati documenti di viaggio rilasciati dopo una certa data non sono più accettati - rende noto il Consiglio federale - sono possibili eccezioni per i detentori di documenti di viaggio che erano cittadini russi già prima della data determinante e per i loro discendenti e per i minori e le persone incapaci di agire».
La decisione del Consiglio federale è entrata immediatamente in vigore.