La casa della famiglia Weber, residente in una località turistica grigionese, è stata messa in vendita.
E, in mezzo a una quantità sproporzionata di case secondarie, i Weber si dicono disperati.
CHURWALDEN - La famiglia Weber vive a Parpan (GR), una piccola località turistica vicina a Lenzerheide, ormai da 12 anni. Ma presto, riporta il Blick, potrebbe essere costretta ad andarsene. La loro casa è infatti stata messa in vendita e, in mezzo a un mare di case secondarie e appartamenti di vacanza, i Weber sono da mesi alla disperata ricerca di una nuova sistemazione.
Per la famiglia è un incubo che si ripete: nel 2015 avevano perso la loro precedente abitazione nello stesso modo.
La gente del posto sta perdendo i propri alloggi perché vengono continuamente convertiti dai proprietari in case secondarie, spiegano i Weber al quotidiano zurighese. La costruzione di nuove case vacanza, superata la soglia massima prevista per legge, non è infatti più possibile a Parpan. E mentre in affitto non si trova praticamente nulla, i prezzi di quel poco che è in vendita sono sempre più da capogiro: per un appartamento da 4,5 locali, adatto alla loro famiglia, ci vogliono 2,2 milioni di franchi.
Per i Weber è però particolarmente importante restare in zona: il padre lavora per il Comune di Churwalden, del quale fa parte Parpan, e i loro tre figli vanno a scuola lì. Per due dei tre bambini abitare in alta quota è inoltre di grande beneficio a livello di salute: uno di loro ha problemi ai polmoni, mentre l’altro soffre di gravi allergie.
«Il problema riguarda sostanzialmente tutte le località turistiche montane», riferisce al Blick Norbert Hörburger, professore all'Università di scienze applicate dei Grigioni. Le conversioni da prime a seconde case si accumulano nel corso degli anni e tolgono le residenze principali dal mercato.
«La pressione sulla conversione delle prime case in seconde case aumenta quanto più un luogo è turistico», ammette Karin Niederberger-Schwitter, sindaco di Churwalden. Secondo la prima cittadina il Comune è però già intervenuto per contrastare il fenomeno, e non sono previste nuove misure: «Dieci anni fa sono state introdotte nuove norme sulla disponibilità di terreni edificabili e negli ultimi tre anni sono state realizzate 54 prime case». Durante questo lasso di tempo, tuttavia, il numero di residenti a Churwalden è cresciuto di oltre 100 persone.
«Siamo delusi», replica Tanja Weber. «C'è abbastanza spazio per i turisti, ma non per noi».