La proposta arriva alla vigilia dell'apertura del Forum economico mondiale di Davos
ZURIGO - All'alba dell'apertura del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR), l'ong Solidar Suisse esige una tassazione dei grandi patrimoni. L'organizzazione chiede ai governi di agire per diminuire rapidamente le disuguaglianze crescenti fra i super ricchi e il resto della società.
In un comunicato pubblicato oggi, Solidar Suisse propone un'imposta del 2% per i patrimoni di oltre cinque milioni di dollari, del 3% per quelli superiori ai 50 milioni e del 5% per chi possiede più di un miliardo. In Svizzera, questa tassazione genererebbe 41,7 miliardi all'anno.
Tale somma potrebbe essere investita per il clima, una migliore educazione e una maggiore giustizia sociale, scrive l'ong. La tassa interesserebbe circa 76'700 persone, «appena lo 0,87% della popolazione svizzera».
In un rapporto pure reso noto oggi, la confederazione internazionale di organizzazioni non profit Oxfam, che si impegna per ridurre la miseria globale, indica che i cinque uomini più ricchi del pianeta hanno più che raddoppiato la loro fortuna dal 2020, ossia un guadagno medio di 14 milioni di dollari all'ora. Parallelamente, quasi cinque miliardi di persone sono diventate più povere.
Per Solidar Suisse «queste disparità sociali erodono le società, minano la democrazia, rafforzano la discriminazione di genere e razziale e trasformano il cambiamento climatico in una catastrofe». Il crescente divario tra i super ricchi e i poveri è alimentato dalle multinazionali e dai loro proprietari miliardari, accusa l'ong.
Oxfam e Solidar Suisse esortano quindi i governi ad agire. La rivendicazione è di «smantellare i monopoli delle aziende, mettere in atto regole per le multinazionali, frenare gli abusi introducendo un obbligo di diligenza in materia di diritti umani e aumentare le tasse sui patrimoni più grandi».