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SVIZZERA«Partire è più costoso, eppure in pochi rinunciano»

06.06.24 - 08:31
Voglia di viaggiare alle stelle: c'è chi ha in programma almeno tre vacanze nel corso del 2024
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Fonte Comparis.ch
«Partire è più costoso, eppure in pochi rinunciano»
Voglia di viaggiare alle stelle: c'è chi ha in programma almeno tre vacanze nel corso del 2024

BERNA - In Svizzera la voglia di viaggiare è alle stelle. A dimostrarlo un sondaggio del servizio di confronti online comparis.ch sulle tendenze nel settore per il 2024. La propensione a viaggiare è molto elevata tra tutte le fasce della popolazione elvetica: il 92% degli intervistati prevede di fare almeno un viaggio nel 2024, mentre circa la metà ha in programma di partire almeno tre volte. Per viaggi si intendono tutti gli spostamenti privati con almeno un pernottamento, comprese le visite ad amici o parenti. 

Commento - «L’elevata propensione a viaggiare evidenzia quanto la mobilità e il relax siano importanti per la società», spiega Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità. «Viaggiare è decisamente più costoso rispetto a prima della pandemia, eppure poche persone sono pronte a rinunciare alle vacanze», continua Kolecic.

Spesa - E per viaggiare gli svizzeri non badano a spese: quasi la metà degli intervistati afferma di pagare complessivamente più di 1’000 franchi per le vacanze più lunghe del 2024. Tra coloro che hanno un reddito familiare lordo superiore a 8’000 franchi, il 64% spende più di 1’000 franchi a persona per le vacanze principali dell’anno, mentre il 21% addirittura oltre 3’000 franchi. A titolo di confronto: solo il 3% delle persone con entrate lorde mensili fino a 4’000 franchi ha previsto un budget di oltre 3’000 franchi per il viaggio più lungo del 2024.

Quante volte - Nel 2024 il 51% degli intervistati prevede di fare almeno tre viaggi. Anche in questo caso, a dettare il comportamento di viaggio sono le differenze di reddito: nell’anno in corso circa due terzi delle persone con entrate elevate faranno le valigie almeno tre volte, quota che tra le persone con un reddito più basso è comunque pari a un terzo. «L’elevato livello salariale della Svizzera consente alla maggior parte della popolazione di partire più volte all’anno. Nonostante l’aumento dei prezzi, i costi di viaggio rimangono contenuti se paragonati al reddito mensile», afferma l’esperto Comparis.

Le mete - Solo il 15% degli intervistati trascorrerà la vacanza più lunga sul territorio nazionale. La maggior parte ha scelto una meta europea, dove trascorrono le vacanze principali quasi due terzi degli intervistati. Una persona su cinque preferisce invece partire per destinazioni extraeuropee. A questo proposito, gli intervistati con un reddito elevato sono più propensi a viaggiare in altri continenti rispetto a chi ne percepisce uno più basso, che invece tende più spesso a rimanere in Svizzera.

«Rispetto agli abitanti dei paesi limitrofi, gli svizzeri trascorrono più spesso le vacanze all’estero. Questo dipende da un lato dalle dimensioni del Paese, dall’altro dal franco forte, che rende più interessanti i viaggi fuori dai confini nazionali», prosegue Kolecic.

Il periodo - Il periodo più gettonato è l’estate: il 54% dei viaggi più lunghi viene infatti pianificato in questi mesi dell’anno. Mentre le famiglie prediligono la stagione estiva (69%), le persone di età pari o superiore a 56 anni sono più propense a viaggiare in autunno (41%).  Inoltre, nei cantoni latini si tende a partire più spesso nei mesi estivi rispetto alla Svizzera tedesca.

Tendenza - Come mostra l’analisi di Comparis, il reddito influisce notevolmente sul comportamento di viaggio. Se quest’anno quasi il 97% delle persone con un reddito familiare elevato farà le valigie almeno una volta, tra chi percepisce entrate basse la percentuale è dell’83%. «Viaggiare rimane una questione di risorse disponibili, tuttavia anche tra coloro che hanno un reddito più basso la propensione a partire è relativamente elevata», commenta Kolecic.

Durata - Quasi la metà delle vacanze più lunghe (49%) prevede almeno otto pernottamenti. Anche qui le differenze tra fasce di reddito sono evidenti: per i viaggi principali, solo il 34% delle persone che vivono in economie domestiche a basso reddito trascorrerà fuori casa più di una settimana. Nella fascia di reddito più alta, invece, la quota sale al 59%. 

Prezzi - A maggio 2024 Comparis ha lanciato l’indice dei prezzi per il tempo libero, che misura la crescita dei costi legati al tempo libero, alla cultura, al settore alberghiero e della ristorazione e ai viaggi. Dall’analisi emerge che negli ultimi cinque anni i prezzi dei biglietti aerei sono aumentati del 33,3%. Anche i pacchetti vacanze e i servizi alberghieri hanno registrato notevoli incrementi. Le tariffe aeree più elevate non sembrano però scoraggiare chi vuole partire: per le vacanze principali dell’anno quasi una persona su due prenderà l’aereo.

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