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Rilevati problemi nella disinfezione, sterilizzazione, imballaggio e nello stoccaggio dei dispositivi medici. Il settore chiede comprensione
ZURIGO - Di principio, gli ospedali dovrebbero garantire una pulizia particolarmente accurata. Germi e batteri, infatti, possono costituire un problema per i pazienti.
Eppure, stando a un recente rapporto di Swissmedic reso noto dalla SRF, sono state riscontrate carenze igieniche in quasi tutti i 25 ospedali presi in esame. A peccare di scarsa pulizia i dispositivi medici, in particolare deficitari nella disinfezione, sterilizzazione, imballaggio e stoccaggio.
L'ultima indagine in questo senso risaliva al 2021/2022. Ebbene, le cose da allora sono persino peggiorate. Nel rilevamento del 2023, ha infatti mostrato carenze nel 91% dei casi.
Per Karoline Mathys, responsabile della sorveglianza dei dispositivi medici presso Swissmedic, parte del problema sta nel personale, «non sufficientemente qualificato».
Dal canto suo, il direttore dell'ospedale di Bienne e vicepresidente dell'associazione ospedaliera H+ Kristian Schneider minimizza, sollecitando alla comprensione e parlando di lavoro «non eseguito proprio alla perfezione, ma comunque adeguato». Un approccio che non piace a Swissmedic, secondo cui «queste carenze possono avere effetti sulla sicurezza dei prodotti e dei pazienti», rimarca Mathys.
Non sembra esserne convinto Schneider: «Siamo molto puliti. Non mettiamo in pericolo i pazienti», replica, sottolineando il «lavoro eccellente» delle strutture svizzere.
Non sufficiente, evidentemente, per l'autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti e dei dispositivi medici, che invita a conformarsi ai requisiti richiesti.
Secondo Mathys, portare una struttura ospedaliera deficitaria a quegli standard può richiedere anche più di un anno. Anche per questo, forse, sempre più ospedali delegano ad esterni il compito di occuparsi della pulizia dei dispositivi. Tra questi l'azienda Sermax, che conferma l'elevata richiesta dei propri servizi.
