Per il personale ferroviario e i sindacati la campagna contro la violenza sui convogli non è abbastanza incisiva.
BERNA - «Vetri rotti, aggressioni (verbali e fisiche) e passeggeri sempre più minacciosi». Per Hanny Weissmüller, presidente della sotto-federazione sindacale del Personale di locomotiva, la situazione sui treni svizzeri, specie in alcune tratte, richiama «scene da Far west. Molti macchinisti, infatti, non mettono la giacca delle FFS per paura di essere assaliti».
«La campagna? Non basta» - Le dichiarazioni sono riportate dalla NZZ. La sindacalista, quindi, pur plaudendo all’iniziativa, non ritiene sufficiente la campagna messa in campo dalle Ferrovie per chiedere maggiore «rispetto e sicurezza» verso il proprio personale. La donna, inoltre, era a bordo del treno che, a fine aprile, fu preso d’assalto da circa duecento giovani, in grandissima parte ubriachi. Reduce da una festa, il gruppo, diventato sempre più violento e aggressivo, ha poi cominciato a litigare al proprio interno, (alcuni ragazzi erano armati di coltello), terrorizzando le altre persone e distruggendo i sedili, i vetri e i servizi igienici.
«Molti colleghi non ce la fanno più e se ne vanno» - Dello stesso parere Ralph Kessler, capo assistenza clienti e presidente centrale ZPV. «Quando sono stati introdotti i treni a due piani a lunga percorrenza - spiega - le FFS ci avevano assicurato che, negli orari di punta, i convogli sarebbero stati presidiati da almeno tre controllori. Oggi, invece, dobbiamo accontentarci di due macchinisti. Ci hanno mentito». Il sindacalista mette in luce come la «tensione mentale e fisica» dei dipendenti sia aumentata in modo massiccio. E, di conseguenza, è cresciuto anche il numero di malattie e assenza. «Molti colleghi - conclude - chiedono il tempo parziale o abbandonano l’azienda».
Accuse respinte - Linus Looser, componente della direzione delle FFS, respinge le accuse e mette il punto sui corsi di formazione, sull'addestramento delle e degli assistenti per controllare la "de-escalation" delle situazioni di conflitto. Il personale partecipa inoltre regolarmente a corsi di aggiornamento.
Misure già adottate dalle FFS per aumentare la sicurezza - Dal 1° settembre 2024 la Polizia dei Trasporti utilizza le bodycam in tutta la Svizzera. Lo scopo di questi dispositivi è contribuire a smorzare i conflitti e quindi a migliorare la sicurezza di viaggiatori e personale dei trasporti pubblici. La Polizia dei trasporti e Transsicura hanno intensificato la propria presenza laddove è più probabile che si verifichino situazioni critiche. Lavorano a stretto contatto con le forze di polizia locali e sono supportate da servizi di sicurezza aggiuntivi. A partire dalle ore 22, sui treni a lunga percorrenza gli assistenti clienti delle FFS si muovono sempre in coppia. Lo stesso avviene sui treni del mattino presto e su altri treni selezionati durante la giornata.
La campagna - Le FFS hanno lanciato una campagna "per il rispetto e la sicurezza" in collaborazione con i partner sociali. Dalla prossima settimana, su cartelli, distributori di biglietti e schermi nelle stazioni e sui treni si potranno leggere slogan per prevenire le aggressioni. «Ogni giorno si verificano in media circa dieci aggressioni verbali o fisiche nei confronti del personale delle FFS, con singoli casi sempre più gravi negli ultimi anni», deplora l'azienda di trasporti in un comunicato odierno. Si tratta di insulti, minacce e vie di fatto.
L'iniziativa "Viaggiare insieme con rispetto" incoraggia gli utenti a comportarsi in modo rispettoso, con l'obiettivo di promuovere una convivenza pacifica con il personale. ll soggetto mostra due figure stilizzate composte da un cactus e da palloncini. L'immagine è volutamente neutra e non mostra esplicitamente viaggiatori o collaboratori. Un cactus spinoso può ferire, un palloncino può esplodere o scoppiare.