Per oltre dieci anni l'uomo, un 42enne, si è opposto a tutti gli sforzi terapeutici.
Come evidenziato da tre perizie psichiatriche, non è stato possibile curare la sua devianza sessuale, né il suo disturbo della personalità.
BERNA - Un uomo condannato nel 2010 per abusi sessuali su delle ragazzine sarà internato poiché le misure terapeutiche fin qui intentate non hanno dato esito positivo. Il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso dell'interessato dando ragione alla giustizia zurighese.
Per oltre dieci anni l'uomo, un 42enne, si è opposto a tutti gli sforzi terapeutici. Come evidenziato da tre perizie psichiatriche, non è stato possibile curare la sua devianza sessuale, né il suo disturbo della personalità.
Le prime cure sono iniziate nel 2011 con una terapia di gruppo. Dopo un anno, l'uomo è stato trasferito nel settore aperto dell'istituto nel quale trascorreva la pena. Nel 2014 ha seguito una formazione complementare e ha potuto lavorare all'esterno. Alla prova dei fatti, l'Ufficio esecuzione delle pene del canton Zurigo ha constatato che l'interessato non faceva più progressi ma che anzi tendeva a regredire.
Esperti psichiatrici hanno evidenziato tra gli altri tendenze pedofile e un disturbo narcisistico. L'uomo si è rifiutato di affrontare i suo disturbi pedofili.
Considerando che gli atti di natura sessuale con minori e la coazione sessuale sono reati gravi, l'internamento è giustificato, anche se quello in questione è un caso limite, indica il TF. A giocare in sfavore del condannato ci sono le precedenti condanne e il suo comportamento durante il trattamento.
L'uomo era stato condannato dal Tribunale distrettuale di Hinwil (ZH) a 18 mesi per coazione sessuale e atti sessuali con fanciulli. Il pedofilo si faceva passare per un poliziotto in borghese per poi approfittare delle sue vittime. L'esecuzione della pena era stata sospesa a favore di una misura stazionaria.