I fatti risalgono al settembre del 2019. Un complice era stato condannato a 13 anni di carcere a marzo
GINEVRA - È stato condannato all'ergastolo il 40enne del canton Vaud che nel settembre del 2019 ha ucciso una prostituta in un appartamento di Ginevra assieme a un complice. «L'imputato è il protagonista di questa terribile vicenda», ha dichiarato in aula l'avvocato del padre della vittima. Un'opinione condivisa dal pubblico ministero e contraria a quella dell'imputato, che ha puntato il dito contro il suo complice, un cittadino francese già condannato a 13 anni di reclusione da un tribunale di Annecy.
L'imputato sostiene di avere solo spruzzato dello spray al peperoncino sul viso della ragazza, di averle schiacciato un cuscino sulla faccia e di averla legata: «Aveva mani e piedi legati e le vie respiratorie bloccate», ha dichiarato il pubblico ministero Frédéric Scheider, descrivendo l'orrore subito dalla 30enne per un periodo di tempo di «almeno 25 minuti».
Il 40enne è anche stato accusato di avere messo il corpo della vittima in una valigia e di averlo trasportato in Francia, dove gli avrebbe dato fuoco.
Il procuratore pubblico ha chiesto l'ergastolo anche a causa della pericolosità dell'imputato: «Presenta tratti psicopatici e un disturbo narcisistico. Il suo trattamento è destinato a fallire. Per non parlare dell'alto rischio di recidiva», ha dichiarato Scheider. L'accusa lo ha descritto come «infido, manipolatore, codardo e bugiardo».