Le manette per l'uomo, che questa mattina ha freddato due persone, sono scattate attorno alle 15.40 nella regione del St-Léonard.
SION - È stato arrestato il 36enne vallesano che questa mattina aveva aperto il fuoco a Sion, uccidendo due persone e ferendone una terza. La caccia all'uomo - subito lanciata dalla polizia cantonale - è infatti terminata poco dopo le 15.40 a St.Léonard, piccolo comune situato nel distretto di Sierre. L'uomo in fuga, secondo quanto fatto sapere dalle autorità vallesane durante una conferenza stampa, si è consegnato «senza opporre resistenza».
Gli spari - La sparatoria è avvenuta in due luoghi diversi della capitale vallesana, non però distanti tra loro. Tutto è iniziato poco dopo le 07.00, in un parcheggio vicino ai binari della ferrovia, con l'uccisione di una donna di 34 anni residente nella regione. In seguito - ha spiegato il comandante della polizia cantonale vallesana Christian Varone - anche un uomo - un 41enne - è stato colpito mortalmente da un proiettile in un altro quartiere di Sion. Più fortuna ha invece avuto una terza persona, una donna di 49 anni, ferita ma sopravvissuta.
La caccia all'uomo - Le forze dell'ordine cantonali hanno quindi avviato un'operazione di ricerca su vasta scala - ben 120 gli agenti coinvolti - per arrestare il presunto autore, Robin Sébastien, un 36enne vallesano, descritto come «pericoloso». La caccia all'uomo si è quindi conclusa, come detto, con l'arresto dell'uomo alle 15.43 nei pressi del comune di St. Léonard da parte della polizia di Crans-Montana. Per lui la Procura ipotizza i reati di assassinio e omicidio intenzionale.
Le vittime: la donna che lo respingeva... - Al momento, non ci sono conferme ufficiali sui motivi del gesto. Tuttavia, secondo Le Nouvelliste la prima vittima, uccisa vicino a casa sua, è una donna che l'assassino aveva ripetutamente assillato per avere una relazione.
... e l'ex datore di lavoro - Sempre stando a quanto riporta il quotidiano locale, la seconda scena del crimine è invece un'azienda di verniciatura a conduzione familiare, dove l'uomo aveva lavorato in passato (così come in altre ditte del settore). In questo caso, ad aver perso la vita sarebbe il responsabile dell'impresa, mentre la segretaria è rimasta ferita. «Le vittime - precisa il procuratore pubblico Oliver Elsig in una conferenza stampa - sono persone con cui l'uomo aveva avuto dei litigi o dei problemi in passato».
Problemi relazionali - Il giornale ha inoltre raccolto la testimonianza di un ex datore di lavoro del killer, che parla dell'uomo come di «un impiegato problematico a livello comportamentale, supponente, poco incline ad accettare le critiche» e ritenuto «insopportabile» dai colleghi. Un altro suo ex capo ha confermato questa versione, dicendo che l'interessato aveva serie difficoltà sul piano relazionale.
Volto già noto alle autorità - L'autore del duplice omicidio, evidenzia ancora Le Nouvelliste, sarebbe già noto alle autorità, in quanto al centro di uno o più procedimenti giudiziari. Il vallesano aveva peraltro dato segni di instabilità pubblicando una serie di post minacciosi sul suo profilo Facebook nelle scorse settimane, avvertendo fra le altre cose di saper essere «crudele e spietato». L'uomo era già stato condannato nel 2017 per ingiurie e minacce. «Non era però considerata come una persona a rischio», ha precisato ancora Oliver Elsig.