Fa discutere un messaggio Whatsapp scritto da uno dei responsabili della Emix, definiti "i milionari della mascherina".
ZURIGO - Il procedimento penale, avviato dalla procura di Zurigo risale al 2021 ed è ancora in corso. A essere accusati di usura sono i responsabili della Emix, definiti da diversi giornali i "milionari della mascherina".
Dispositivi più cari - All'inizio della pandemia, l'esercito svizzero ha pagato a Emix 22 milioni di franchi per le maschere, che l'azienda offriva a 9,90 franchi. Come riportato dai giornali Tamedia, i dispositivi erano molto più costosi rispetto a quelli di altri fornitori. In Germania, Emix ha fatto affari con un fatturato di 700 milioni di euro.
Le conversazioni su Whatsapp - «Attualmente abbiamo ordini aperti per 15 milioni di maschere. Ma la cosa più intelligente da fare è tenerle in magazzino per una o due settimane e venderle in Europa con un profitto maggiore», è il messaggio Whatsapp che uno dei responsabili di Emix ha scritto a una persona. «In Italia, Germania e Svizzera è tutto esaurito e non riescono a procurarsi altra merce perché di solito la comprano in Cina... E loro (i cinesi) hanno un divieto di esportazione delle maschere perché ne hanno bisogno loro stessi. Spero che venga dichiarata una pandemia, allora lo Stato comprerà tutto a prezzi esagerati».
Accuse respinte - Una portavoce di Emix ha dichiarato ai giornali Tamedia: «Il messaggio estrapolato dal contesto risale al periodo precedente la prima attività di Emix nel settore delle mascherine ed è stato inviato a un partner dell'epoca che nutriva preoccupazioni sul profilo di rischio dell'attività». Emix aveva anticipato l'elevata domanda di maschere in Europa più rapidamente di altri e ne aveva tratto migliori opportunità di vendita.