A pesare è stato soprattutto il roaming, quasi assente nell'anno della pandemia
BERNA - Principali risultati in flessione nel 2020 per Swisscom: il più grande operatore telecom del paese ha visto il fatturato scendere (su base annua) del 3% a 11,1 miliardi di franchi, fra l'altro a causa del netto calo delle entrate del roaming sulla scia del coronavirus, mentre l'utile netto si è contratto dell'8% a 1,5 miliardi in seguito a un effetto fiscale straordinario.
In un comunicato odierno l'azienda sottolinea però l'entità del risultato d'esercizio, che giudica brillante. L'utile operativo (Ebit) è salito dell’1,9% a 1,9 miliardi; lo stesso parametro con gli ammortamenti (Ebitda) è progredito dello 0,6% a 4,4 miliardi.
«Lo scorso anno, abbiamo operato con successo in un ambito ricco di sfide, conseguendo un solido risultato d'esercizio a fronte di un fatturato in leggera flessione», afferma il Ceo Urs Schaeppi, citato nella nota. Si tratta di un risultato a suo avviso notevole, considerando che, a causa del Covid-19, oltre l’80% dei collaboratori ha lavorato da casa. È stata garantita l'operatività della rete in ogni momento, anche con un maggiore flusso di dati, sottolinea Schaeppi.
«Inoltre il contesto di mercato continua a essere caratterizzato da promozioni aggressive, concorrenza agguerrita ed erosione dei prezzi», ha proseguito il manager dell'azienda a maggioranza statale che l'anno scorso ha visto lievitare la sua retribuzione a 1,9 milioni di franchi, il 5% in più del 2019.
I collegamenti di rete mobile in Svizzera sono diminuiti dell'1,7% a 6,2 milioni, quelli di banda larga si sono contratti dello 0,7% a 2,0 milioni e anche in collegamenti TV presentano un segno negativo, seppur di poco (-0,1% a 1,6 milioni). In contro tendenza è invece la controllata italiana Fastweb, che per i primi due segmenti presenta +12% e +4,2%.
Malgrado il calo degli utenti Swisscom vuole intanto ampliare la rete mobile, puntando sul 5G: alla fine di dicembre aveva 1239 antenne in 522 località e poteva fornire una versione base al 96% della popolazione. Stando all'impresa bisogna crescere: il volume di dati è infatti aumentato del 29% rispetto all'anno precedente e dal 2010 è più che centuplicato. «Il potenziamento è più che mai importante per evitare una congestione e portare avanti la digitalizzazione di economia e società».
Mentre le reti aumentano il personale diminuisce sensibilmente: i posti a tempo pieno in Svizzera alla fine di dicembre erano 16'048, circa 600 in meno (-3,5%) di dodici mesi prima. A livello di gruppo (quindi con Fastweb) la contrazione è dell'1,3% a 19'062.
All'assemblea generale sarà proposto il versamento di un dividendo invariato di 22 franchi. Come già annunciato il presidente del consiglio di amministrazione in carica, Hansueli Loosli, raggiungerà la durata massima del mandato prevista dallo statuto, pari a 12 anni, e quindi non potrà essere rieletto. Nuovo presidente dovrebbe diventare Michael Rechsteiner, era già stato comunicato in autunno.