«L'uguaglianza tra donne e uomini non è solo un diritto umano, ma anche un prerequisito per un mondo pacifico e più sostenibile»
NEW YORK - «Le sfide per le donne in Svizzera restano notevoli, l'emancipazione femminile è anche una questione di politica estera per il paese». Lo ha affermato oggi la presidente della Confederazione Viola Amherd esprimendosi a New York al palazzo di vetro dell'ONU.
«L'uguaglianza tra donne e uomini non è solo un diritto umano, ma anche un prerequisito per un mondo pacifico, meno povero e più sostenibile», ha dichiarato davanti alla Commissione sullo status delle donne, aggiungendo che «abbiamo bisogno della partecipazione attiva di tutti gli Stati» e del settore privato. Amherd da sottolineato che lo strumento web lanciato dalle autorità federali per aiutare le aziende con almeno 100 dipendenti ad analizzare se hanno un sistema di retribuzioni equo è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite ed è accessibile anche alle aziende di tutto il mondo.
La presidente della Confederazione ha sottolineato i progressi compiuti in Svizzera in settori quali il congedo di maternità e paternità, il congedo per i genitori adottivi e per i bambini malati, i posti di accudimento extrafamigliari e la lotta contro la violenza domestica, ma ha ammesso che occorre fare di più.
Anche all'estero - La Svizzera continua a difendere i diritti delle donne sulla scena internazionale, finanziando centri per aiutare le vittime di violenza sessuale in Sud Sudan, Nepal e Benin, e chiedendo di perseguire i responsabili di queste atrocità nei conflitti, in particolare in Medio Oriente e Ucraina. Davanti al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, Berna sostiene anche la possibilità di un maggiore coinvolgimento delle donne negli sforzi di pace e nel processo decisionale, attraverso l'iniziativa "Donne, pace e sicurezza".
A New York, a margine dell'incontro, Amherd ha discusso oggi con il Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres della conferenza di alto livello per la pace in Ucraina che la Svizzera si è impegnata a organizzare. Ha pure avuto abboccamenti con i ministri di altri quattro Paesi di lingua tedesca. Domani si esprimerà sul legame tra la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e "Donne, pace e sicurezza" in occasione di un incontro informale organizzato dalla Svizzera presso il Consiglio di sicurezza.