La bufera è alle spalle. Dopo un lungo silenzio, la cantante e imprenditrice Ginta Biku torna a rilasciare un’intervista nella Svizzera italiana: «Dormo 3 ore a notte, perché ho tanti nuovi progetti»
LUGANO - Accarezza dolcemente Borotalco, il suo cagnolino bianco. Ginta Biku, dopo un lungo silenzio, torna a rilasciare un’intervista nella Svizzera italiana. Lo fa nel suo cafè-à-porter nel centro di Lugano, la città dove è cresciuta. «Si parla solo del futuro», precisa subito. Il riferimento è al suo, da lei più volte smentito, coinvolgimento nella bufera Carige, scoppiata qualche anno fa. La cantante e imprenditrice 29enne non ha un attimo di esitazione, mentre accenna al suo nuovo album, in uscita a breve. «In questo mondo – dice – , se ti fermi sei morta. Dormo tre ore a notte. Ma fa parte del gioco di chi vuole esplorare nuovi sentieri, di chi vuole essere all’avanguardia. Bisogna imparare a convivere con la paura, col dubbio. Ogni volta che mi lancio in qualcosa di innovativo è un salto nel buio».
Silicon Valley - Ginta si rimette in gioco. Oggi vive tra il Ticino e Zurigo. Tra Londra e gli Stati Uniti. Proprio in America sta portando avanti un progetto particolare. «Di recente – spiega – ho concluso un master in nuove tecnologie e imprenditoria a Silicon Valley. È un’esperienza che ha cambiato il mio modo di vedere l’intrattenimento. Voglio fare vivere la musica al pubblico in modo attivo. Con cuffie e occhialoni. A chi ascolta sembrerà di essere sul palco. Di essere catapultato nella canzone. Creare e condividere la musica grazie alle nuove tecnologie: è così che si esce dalla crisi del mercato discografico. In Svizzera la mia è un’iniziativa unica. La gente sarà sempre più disposta a pagare abbonamenti per potere scaricare regolarmente musica dalla rete, soprattutto se in palio c'è la possibilità di vivere esperienze da protagonista».
Concerti live - È la nuova vita di Ginta. Costantemente proiettata in avanti. La 29enne, laureata in ingegneria del suono, collabora anche con marchi come Universal Music, Samsung e Dolby Labs. «La musica è intrattenimento. E con il suono tridimensionale ti sembra di avere il cantante davanti e il batterista da parte. Stiamo creando effetti pazzeschi. Anche per quanto riguarda i concerti “live”. In Russia, in Ucraina, in Croazia. In Colombia, in Perù. In Cina. Con ologrammi e social network. Sto studiando un sistema che permetterà a una persona che assiste a un mio concerto di condividere dal vivo e in tempo reale ogni emozione tramite Snapchat».
Segreti – Una ragazza che parla 6 lingue, e che appare avvolta da un velo di mistero. Su alcuni aspetti della sua vita privata, la 29enne è impenetrabile. I suoi segreti sono racchiusi nel suo iPhone e nel suo Mac. «Una cosa ve la posso mostrare. È l’applicazione che uso per meditare. La mia esistenza è contraddistinta dal caos. E io devo cercare un bilanciamento. Mi sento molto zen in questo».
L’unico amarcord – Guarda l’orologio, Ginta. «Tra poco devo partire per Zurigo». Poi c’è il volo per Londra, dove collabora con la versione inglese di X Factor. «Lugano è sempre casa mia. Ho mantenuto le mie amicizie». È l’unico momento in cui Ginta rivolge lo sguardo al passato. «Alle medie ero la compagna di banco di Xenia Tchoumitcheva. Insieme ne abbiamo fatte di tutti i colori». Punto. Una stretta di mano cordiale. Una busta di biscotti del suo “cafè” in omaggio. Ginta riprende la sua strada. Con la testa rivolta solo al futuro.