Nel "Clean Up Day", prima giornata di sensibilizzazione sull'inquinamento da microplastiche, lanciato un messaggio importante: «Il cittadino può fare la differenza»
AGNO - Mezzo battello di plastica. Ogni giorno. È quanto viene raccolto quotidianamente da Claudio Zanola, responsabile della pulizia del Ceresio.
Il problema dell'inquinamento da microplastiche era il tema centrale del "Clean Up Day", tenutosi oggi ad Agno. Per l'occasione è stato possibile assistere alle operazione di pulizia del fondale da parte del gruppo subacqueo "Pesce Sole Sub".
Ma non sono solo le plastiche ad aver trovato dimora nel lago. Per ammissione di Diego Dick, presidente di "Pesce Sole Sub", il fondale è ricco di tutto: «dai copertoni alle batterie delle automobili, fino addirittura a lavandini, gabinetti, motori e trapani».
Eppure, come spiega Nicola Solcà, Capoufficio gestione dei rischi ambientali e del suolo, si potrebbe fare molto per migliorare la situazione: «Ognuno di noi può fare la sua parte. E la differenza».
Il Dipartimento del Territorio, intanto, si è già attivato per monitorare la situazione: «Dalle nostre misurazioni - sottolinea Claudio Zali - i dati sono in linea con il lago Lemano, ma di molto superiori rispetto a quelli del Lago di Zurigo. Servono altre misurazioni. E ovviamente occorre intervenire alla fonte. Il cittadino può e deve contribuisce alla diminuzione di questo fenomeno».