Prove di salvataggio durante la presentazione della nuova campagna "Acque Sicure". Ma l'obiettivo è evitare che i soccorsi debbano intervenire»
LUGANO - Nove morti di cui cinque direttamente in acqua e quattro in seguito a un incidente / infortunio. È con queste cifre che la polizia lacuale ha presentato la nuova campagna di prevenzione "Acque Sicure". La presentazione ha avuto luogo in Valle Verzasca, dove tutto ebbe inizio con la campagna "Fiumi Sicuri" all'inizio di questo millennio.
«Solo nella zona di Aquino abbiamo avuto 86 interventi, 18 morti e, a memoria, negli ultimi 25 anni soltanto una ragazza è riuscita ad uscire indenne dalla cascata dell'Orrido», indica Marcel Luraschi, Sergente Maggiore Capo della Polizia Lacuale. «Qui c'è l'unico punto in cui si pensa di poter attraversare il fiume in tranquillità. Purtroppo il fondale è viscido, ci sono molte alghe e la possibilità di aderenza, anche con scarpe è minima».
«Una maestosa bellezza come questa può nascondere dei rischi mortali», sottolinea a sua volta il Consigliere di Stato Norman Gobbi. «L'obiettivo è di evitare che i soccorsi debbano intervenire. La prevenzione è necessaria perché il Ticino è da sempre meta di turisti, ma anche i ticinesi usufruiscono di montagne, corsi d'acqua e laghi».