Negli ultimi anni tanti spazi per le auto sono spariti. La conseguenza? Una mattanza per i turisti (e non).
A lamentarsi sono anche le persone del luogo. «Non sappiamo dove mettere le nostre macchine». La sindaca Giaele Ghisla: «Temevamo questo problema».
MERGOSCIA - Mergoscia è forse uno dei luoghi più incantevoli della Svizzera. Con la sua splendida vista sulla diga della Verzasca e sul Lago Maggiore. Non a caso è un paradiso per le case secondarie. Questa fantastica località del Locarnese, tuttavia, ha un problema. Le mancano posteggi per le auto. Negli ultimi anni sono stati parecchi quelli soppressi dall'amministrazione comunale, anche contro il volere di parte della popolazione. E in occasione del ponte dell'Ascensione stanno fioccando le multe.
Il caos coi turisti – Tra i sanzionati anche persone del posto, che abitano a Mergoscia tutto l'anno. Con l'arrivo dei turisti le cose sono cambiate. Anche i residenti non sanno più dove piazzare il proprio veicolo. «Io, ad esempio, non ho un garage e non ho un posteggio privato – racconta un signore –. Adesso che sono arrivati i turisti, non so davvero dove sbattere la testa. È pieno di posteggi selvaggi».
Vacanza post Covid-19 – Il taglio dei posteggi sul suolo di Mergoscia, in varie zone, è stato ufficializzato a febbraio del 2019, e faceva parte di un progetto ben preciso, mai concretizzatosi completamente. «Siamo durante il ponte dell'Ascensione – riprende il nostro interlocutore –. Dopo l'emergenza Covid-19, arrivano i primi turisti dalla Svizzera tedesca, non sanno dove mettere l'auto e allora rimediano posteggi di fortuna. E alla fine vengono multati. Triste».
Un rompicapo non risolvibile – Ma come è possibile che una perla turistica come Mergoscia non abbia pensato alle conseguenze nefaste che la soppressione di diversi posteggi avrebbe portato? «Qualche tempo fa volevamo mettere a norma alcuni posteggi – spiega la sindaca Giaele Ghisla –. Ed è chiaro che abbiamo perso spazi. Tutti i nostri posteggi al momento sono gratuiti. Ma è evidente che ne servirebbero almeno 20 in più vicino al nucleo. Il problema non è risolvibile. Dove li mettiamo?»
Serve più ordine – Giaele Ghisla spiega: «A Mergoscia abbiamo l'80% di case secondarie. Temevamo dei problemi. Chiediamo solo un po' di ordine. Se un turista non trova il posteggio vicino a casa sua, lo potrebbe andare a cercare a 200 o 300 metri di distanza. Si lamentano anche i domiciliati? Noi avevamo un progetto di regolamentazione dei posteggi. I domiciliati avrebbero avuto la priorità. Ma il progetto non è stato accettato dall'assemblea comunale. Anche per questo ci troviamo in questa situazione. Siamo dispiaciuti. Gli agenti? Ormai la polizia fa il suo dovere».