Il Dipartimento del Territorio mette in guardia sulla proliferazione di Microcystis aeruginosa nel Lago di Lugano.
«I cambiamenti climatici in atto favoriscono queste fioriture algali».
LUGANO - Il Ceresio è in via di guarigione. Le importanti fioriture di Microcystis aeruginosa (vedi box) che da fine agosto a metà settembre avevano ricoperto le acque del bacino sud del Lago di Lugano, costringendo le autorità a sconsigliare la balneazione e l'abbeveramento dei cani, sono sparite. Ma la situazione è tutt'altro che risolta. Il problema era infatti stato creato dalle temperature elevate, dalla scarsità di precipitazioni e dall'elevata disponibilità di nutrienti riscontrate in quel periodo.
Tutte situazioni, queste, che molto probabilmente potrebbero ripresentarsi in futuro. «Malgrado il Ceresio stia lentamente guarendo dalla situazione di marcata eutrofia in cui versava nella seconda metà del secolo scorso - sottolinea il Dipartimento del Territorio - nei prossimi anni non si può escludere il ripetersi di fenomeni analoghi».
Le porzioni di lago più colpiti quest'estate furono i golfi di Agno e Riva San Vitale. Ma in futuro le alghe potrebbero ricoprire anche zone. «I cambiamenti climatici in atto, in particolare l’aumento costante delle temperature dell’aria e delle acque superficiali, favoriscono infatti queste fioriture algali», sottolinea ancora il DT precisando che queste condizioni climatiche rallentano di fatto il manifestarsi degli «effetti positivi delle misure messe in atto per contrastare l’eutrofizzazione».
Cos'è la Microcystis aeruginosa? - Si tratta di un’alga azzurra naturalmente presente nel lago, in grado di produrre tossine - chiamate microcistine - che possono indurre reazioni allergiche cutanee o sintomi gastrointestinali se presenti in gran numero.