L'associazione "Amici delle forze di polizia svizzere" denuncia l'accaduto e spinge per un inasprimento delle pene
LUGANO - Una manifestazione «non autorizzata degli autogestiti del molino è degenerata in un’aggressione nei confronti degli agenti di polizia intervenuti su richiesta dell’Autorità comunale».
È così che l'associazione "Amici delle forze di polizia svizzere" ha denunciato i «i gravi fatti» avvenuti ieri sera alla stazione di Lugano.
«Esprimiamo piena solidarietà a tutti gli agenti coinvolti, loro malgrado, nell’aggressione da parte di violenti autogestiti» si legge nella nota diramata oggi dall'associazione.
Alla luce dell'accaduto, il gruppo ci tiene a sottolineare le pene troppo blande «per chi si macchia di reati di violenza ai danni di funzionari pubblici», e chiede a gran voce un inasprimento delle stesse.
«La nostra associazione da anni si batte per la modifica dell’art. 285 del Codice penale», conferma il Presidente, Stefano Piazza, che ha parlato anche della petizione lanciata dal gruppo. «La nostra petizione online ha generato un grande interesse a livelle svizzero, e alcuni deputanti del consiglio nazionale hanno fatto loro la nostra richiesta, che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo».
«Auspichiamo che le autorità Federali, Cantonali e Comunali affrontino quanto prima questo annoso problema», ha infine concluso Piazza.
Le dichiarazioni dell'associazione giungono in un clima generale di denuncia dell'accaduto da cui spicca, però, la presa di posizione dell'Mps, che ha parlato di un «Atto provocatorio da parte della polizia».