Ha colonizzato già il lago di Origlio. Ora è stato avvistato anche nel golfo di Agno
Il gambero della Louisiana è sempre più diffuso in Ticino. Un problema per le specie indigene. I pescatori invece hanno iniziato ad apprezzarlo (ma non troppo)
CASLANO - Stavano facendo un giro con il cane, sulla spiaggia di Caslano, e hanno trovato «l'invasor». Nell'acqua bassa, tra le cannette. Un gambero nero-rossastro lungo quindici centimetri. «Siamo rimasti di stucco» raccontano due abitanti della zona. «Non avevamo mai visto niente di simile da queste parti».
Una novità - Nel golfo di Agno i gamberi esotici non sono uno spettacolo così comune. Il crostaceo più preoccupante, proveniente dalla Louisiana (Stati Uniti), è stato avvistato per la prima volta nel 2013 in Ticino. Finora il suo luogo di residenza ufficiale è stato il laghetto di Origlio, dove negli anni si è ampiamente insediato. Le autorità hanno lanciato diversi appelli per il suo contenimento, per evitare una colonizzazione anche del Vedeggio e del Ceresio.
«Focolai invasivi» - Ma sembra che gli sforzi siano destinati a fallire. «Queste specie hanno ormai attecchito sul territorio creando focolai invasivi in grado di riprodursi autonomamente» spiega Danilo Foresti dell'Ufficio cantonale della caccia e della pesca. È possibile che da Origlio il gambero abbia disceso - a ritroso - la valle del Vedeggio fino a sfociare a Caslano? Il Dt non esclude la possibilità, e ha avviato delle verifiche a seguito della segnalazione giunta in redazione.
Danni all'ecosistema - "L'invasore" è stato importato originariamente in acquario «oppure per il consumo alimentare umano» spiega Foresti. In ogni caso «non comporta un pericolo diretto per l'uomo, quanto piuttosto per il gambero indigeno» continua l'esperto. «La grande voracità, il grande potenziale riproduttivo e la capacità di sviluppare densità di popolazione molto alte aumenta in modo anomalo anche la pressione predatoria sulle larve di anfibi, libellule e altri animali acquatici».
Qualcuno lo ha già assaggiato - Non è l'unica specie "straniera" nelle acque ticinesi. Il gardon, il pesce siluro, i pesci rossi d'acquario sono altre novità proliferate negli ultimi decenni. E non tutti vengono per nuocere, sottolinea il presidente della Federazione ticinese di acquicoltura e pesca (Ftap) Urs Lüchinger. «Alcuni vengono pescati con soddisfazione e serviti alle sagre di paese, penso ad esempio al cosiddetto "pesce bianco" o al lucioperca, oggi apprezzatissimo e tipico, ma importato anch'esso nel secolo scorso». Allo stesso modo il gambero americano inizia a essere pescato, in Ticino come nel Varesotto. «È capitato anche a me. C'è chi lo mangia succhiandolo» racconta Lüchinger. «Ma non è molto carnoso e il sapore, a detta di molti, non è granché».