Dopo che la loro interrogazione non ha avuto seguito dai vertici, tornano con un'interpellanza che contiene 15 domande
LUGANO - Il 23 giugno 2021 avevano posto una serie di domande in un'interrogazione. Più di 60 giorni dopo aspettano ancora una risposta dal Consiglio di Stato. Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini della Lista Più Donne Chiedevano delucidazioni sui risultati dell'inchiesta interna sul caso del Funzionario B.
Stiamo parlando dell'ex funzionario del Dss che lo scorso aprile è stato condannato dalla Corte di appello a una pena detentiva, sospesa, di 18 mesi per aver abusato di una giovane. A giugno le deputate di Più Donne avevano posto al Consiglio di Stato tredici domande sotto forma di interrogazione, a cui non è mai seguita una risposta. Ciò che volevano capire era se il governo ticinese avesse svolto un'inchiesta interna sulla vicenda dell'ex funzionario e quali fossero i risultati. In aggiunta avevano chiesto se fosse stato chiarito il fatto che «ai funzionari attualmente in carica che il fatto di "provarci" sul posto di lavoro configura potenzialmente una molestia sessuale e in generale è un comportamento da evitare». Inoltre, al punto numero tredici, «sono state modificate le procedure per prevenire le molestie sul posto di lavoro?».
Visto che nessuna delle domande ha ricevuto una risposta nei tempi stabiliti dalla legge, Più Donne ha depositato oggi un'interpellanza in cui si fa riferimento al servizio di "Falò" andato in onda sulla Rsi lo scorso 18 novembre e un'intervista a Ivan Pau-Lessi, che al tempo era il superiore diretto dell'ex funzionario, apparsa su LaRegione il 26. Nel primo è stata esposta «con la viva voce delle vittime la tragicità di quanto un dipendente dell’Amministrazione cantonale ha commesso nei confronti delle giovani e giovanissime ragazze ticinesi». Nella seconda l'intervistato fa riferimento ad «accertamenti disposti dal Consiglio di Stato. Utilizza le risultanze dell’inchiesta interna a sostegno della propria posizione».
Un'inchiesta interna, quindi, dovrebbe essere stata svolta, ma «siamo tuttora tenute all’oscuro in merito alla suddetta». Per questo nell'interpellanza vengono poste le medesime tredici domande che facevano parte dell'interrogazione del 23 giugno scorso più altre due nuove, che sono le seguenti:
- Il 9 giugno 2021 è stata emanata una Direttiva del Consiglio di Stato concernente le molestie psicologiche, sessuali e le discriminazioni all’interno dell’Amministrazione cantonale: in questi primi sei mesi vi sono stati dei casi rientranti nell’ambito della Direttiva? Se sì, come è stata valutata la sua efficacia?
- In che modo la nuova Direttiva è migliore della precedente, che era in vigore al momento dei fatti per cui il Funzionario B. è stato condannato in via definitiva?