È quanto si evince dalla pubblicazione statistica "Scuola ticinese in cifre 2021".
I ragazzi optano prevalentemente per il settore artigianale e industriale mentre le ragazze quello sanitario e sociale, come pure quello commerciale.
BELLINZONA - È in uscita, in questi giorni, la "Scuola ticinese in cifre 2021". Apparsa per la prima volta nel 2019, la pubblicazione statistica traccia un ritratto degli allievi, dei docenti e della spesa pubblica del sistema scolastico ticinese.
Curata dal servizio di statistica scolastica della Divisione della scuola, Scuola ticinese in cifre raccoglie i dati più attuali riferiti ai diversi ordini scolastici (dal grado primario al grado terziario universitario) e offre al lettore la possibilità di un confronto con cifre risalenti, in alcuni casi, a più di un ventennio.
Grazie ai dati presentati nella pubblicazione, agli attori scolastici e alla collettività è presentata una panoramica sintetica e quantitativa sulla Scuola ticinese. La lettura nel dettaglio delle cifre permette di cogliere tendenze e fenomeni non solo prettamente scolastici, ma anche sociali.
In questa edizione, un dato che merita di essere commentato, riguarda le scelte compiute da allievi e allieve che percorrono la via della formazione professionale presso una scuola o in azienda, e più precisamente al divario marcato tra i settori scelti a dipendenza del genere. I ragazzi optano prevalentemente per il settore artigianale e industriale mentre le ragazze quello sanitario e sociale, come pure quello commerciale.
Queste differenze, radicate negli anni, faticano ad attenuarsi: appare dunque indispensabile continuare a proporre iniziative e progetti che favoriscono scelte formative e professionali libere da condizionamenti di genere.
La Scuola ticinese in cifre, oltre che nella sua versione cartacea, è consultabile anche online.