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CANTONE«La logistica non ci permette di andare a Bellinzona e Locarno»

15.02.22 - 18:46
Maycol Errani spiega come mai il carrozzone del Circo Knie farà tappa solamente a Lugano nella Tournée 2022.
Knie
Maycol Errani, artista e marito di Geraldine Knie.
Maycol Errani, artista e marito di Geraldine Knie.
«La logistica non ci permette di andare a Bellinzona e Locarno»
Maycol Errani spiega come mai il carrozzone del Circo Knie farà tappa solamente a Lugano nella Tournée 2022.
L'artista: «La famiglia tiene molto al Ticino, ma muovere il circo al giorno d'oggi è diventato un'impresa. Stare meno di quattro o cinque giorni in una città è diventato impossibile».

LUGANO - Anche quest’anno il Circo Knie raggiungerà il Ticino nel suo lungo pellegrinaggio attraverso la Svizzera. E come l’anno scorso l’unica tappa al di qua delle Alpi sarà quella di Lugano, dal 25 novembre al 4 dicembre. Tra le 23 città scelte dalla Tournée 2022 non ci saranno infatti né Bellinzona, né Locarno. Entrambe escluse per «questioni logistiche».

A rivelarlo durante il programma "A2 News" di Radio Ticino è l’artista Maycol Errani, marito di Geraldine Knie e padre del giovanissimo (e suo omonimo) Maycol junior che proprio quest’anno debutterà nello spettacolo a solo quattro anni. «Teniamo molto al Ticino. Per la famiglia la tappa ticinese è molto importante. Lo abbiamo dimostrato anche quest’anno venendo a Lugano e aggiungendo uno spettacolo anche se non era in programma», spiega l’artista circense.

 Ma allora perché rinunciare ad andare a Locarno e Bellinzona? Per Errani si tratta di una motivazione «unicamente» logistica. «Muovere il circo al giorno d’oggi è diventato un’impresa. Le scelte fatte negli ultimi anni non ci permettono più di stare meno di quattro o cinque giorni in una città».

Una scelta che taglia quindi fuori la capitale e la città sul Verbano dove il carrozzone piantava le tende per soli due giorni. «Diventa complicato», ammette Errani. «Gli ultimi anni arrivavamo a Bellinzona la mattina e al pomeriggio avevamo già uno spettacolo. Una cosa impensabile ora. Impossibile per fattori tecnici, ma anche perché sarebbe un rischio per i nostri artisti, che prima dello spettacolo hanno bisogno di ore per provare».

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COMMENTI
 

burningsimon 2 anni fa su tio
L’invito è di non andare al circo a vedere animali che starebbero molto meglio nel loro habitat naturale.

Um999 2 anni fa su tio
Risposta a burningsimon
Il principio dovrebbe valere anche per quelli che portano i cani nelle carrozzine o zaini vari, li fanno dormire nei letti, ci corrono a cavallo addomesticandoli secondo i propri interessi etc. etc. etc. Il circo è solo la ciliegina sulla torta.

cle72 2 anni fa su tio
Risposta a burningsimon
Corretto in parte poiché è da diversi anni, che non usano più animali, eccetto i cavalli. Ma è anche vero che questi animali oramai stazionano in gabbie tutta la loro vita. Dunque abolire e chiudere anche tutti gli zoo. Volete vedere gli animali? andate a fare un safari e li vedrete i veri animali. Vi posso giurare che sentire il ruggito di un leone o la rabbia di un elefante capo branco, nel loro habitat naturale è un altra cosa. Da cag... sotto.

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a burningsimon
Poi salta fuori che vai in giro con il cagnolino al guinzaglio, poro cane, una vita legato alla catena non lo si augura a nessuno.

franco1956 2 anni fa su tio
meglio così!!!!Un cantone come un francobollo,3 città diverse???Non esiste.

Gus 2 anni fa su tio
L'invito ai Sopracenerini è di non andare a Lugano
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