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BELLINZONA

«Un lungofiume che unisce», 51 milioni per il prossimo step

Ecco come si svolgerà la seconda parte del progetto del Parco fluviale Saleggi-Boschetti.
Cantone Ticino
Rendering Comparto Boschetti
«Un lungofiume che unisce», 51 milioni per il prossimo step
Ecco come si svolgerà la seconda parte del progetto del Parco fluviale Saleggi-Boschetti.
L'obiettivo? Favorire la rinaturazione delle aree che contornano il fiume e dare più spazi verdi alla popolazione.
BELLINZONA - Primo passo, completato. E mentre il nostro fiume Ticino si trasforma, rivelandosi sempre più a misura di cittadino, ha ora inizio la seconda tappa del progetto del Parco fluviale Saleggi-Boschetti di Bellinzona. Il focus, dopo il...

BELLINZONA - Primo passo, completato. E mentre il nostro fiume Ticino si trasforma, rivelandosi sempre più a misura di cittadino, ha ora inizio la seconda tappa del progetto del Parco fluviale Saleggi-Boschetti di Bellinzona. Il focus, dopo il settore Torretta, sarà ora sul comparto Boschetti, tra Sementina e Gudo. La richiesta di credito per il suo finanziamento sarà inoltrata a fine aprile. L'inizio dei lavori, che dureranno ben cinque anni, è previsto per l'autunno del 2023.

Recuperare quel che si aveva perso - L'obiettivo dei lavori è la rinaturazione delle aree del lungofiume, il loro inserimento nella rete ciclopedonale e il miglioramento dell'accessibilità al fiume. L'idea è quella di ottenere «un fiume che unisce, piuttosto che separare», spiega nell'odierna conferenza stampa Simone Gianini, capodicastero territorio e vicesindaco di Bellinzona. «È arrivato il momento di recuperare i corsi d'acqua che abbiamo mortificato negli ultimi decenni con progetti legati alla sicurezza e all'energia, ridonando loro valore», sottolinea il direttore del dipartimento del territorio Claudio Zali. 

In cifre - Il costo totale stimato è di 51 milioni di franchi. La Confederazione, con 38 milioni, e il Cantone, con 8, si assumono il 90% del costo di queste opere «a dimostrazione della portata di tale progetto», evidenzia Gianini. Il resto delle spese sarà preso a carico dal Consorzio Correzione Fiume TIcino (4,2 milioni) e dal Comune (0,8 milioni). 

Nel concreto - Questa parte del progetto, spiega il Capo dell'Ufficio dei corsi d'acqua Laurent Filippini, prevede l'allargamento del letto del fiume. Lo scopo è dare più sicurezza al territorio e spazio all'ambiente, favorire la fruibilità della zona per la mobilità lenta (pedoni, bici e cavalli) e mettere in valore la funzione di connessione del fiume.

Nel dettaglio - Il progetto prevede la realizzazione di lanche (nuovi tronchi del fiume ndr.), sulla sponda destra tra Sementina e Gudo e conche sulla sponda sinistra all’altezza del territorio dell’ex Comune di Giubiasco; una pozza multi funzionale nei pressi del Centro sportivo di Sementina con funzione antincendio; un ponte faunistico sopra la strada cantonale tra Sementina e Gudo. Infine gli interventi nel settore Progero a Gudo prevedono la rinaturazione di tre riali e della loro zona di confluenza con il fiume Ticino, dove è previsto un ampliamento con la rimozione dell’arginatura destra e la creazione di nuove scarpate. Due tratte di elettrodotti aerei che corrono parallelamente al fiume (il primo) e lo attraversano perpendicolarmente (il secondo) saranno infine interrati dall’Azienda Elettrica Ticinese (AET) e dell’Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB). 

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