A uccidere le pecore sono stati due lupi appartenenti a un branco e quindi l'ordine è stato revocato.
Il diritto federale infatti vieta l'eliminazione in caso il predatore faccia parte di un gruppo.
BELLINZONA - L'autorizzazione di abbattere un lupo nel comprensorio della Val Rovana è stata ritirata. È quanto reso noto dal Consiglio di Stato tramite un comunicato stampa reso pubblico questa sera.
Mercoledì 8 giugno infatti il KORA, il centro nazionale di riferimento per i grandi predatori, ha trasmesso i risultati finali delle analisi del DNA raccolto a seguito della predazione del 26 aprile 2022 a Piedipiodi-Cerentino.
Il centro attribuisce anche la predazione delle 19 pecore ai lupi F93 (femmina) e M149 (maschio). Questi esemplari sono la coppia del branco transfrontaliero dell’Onsernone che si credeva, prima di questo risultato, residente in un comprensorio più a sud rispetto alla Val Rovana.
Alla luce di questi nuovi elementi e preso atto che la predazione del 26 aprile scorso non è attribuibile a lupi singoli bensì ad un branco, in applicazione del diritto federale la decisione di abbattimento pronunciata dal Consiglio di Stato in data 18 maggio 2022, fondata su una premessa rivelatasi errata, deve essere annullata.
Le operazioni di ricerca finalizzate all’abbattimento di un lupo in Val Rovana da parte dei guardacaccia sono di conseguenza sospese. In parallelo il personale dell’Ufficio della caccia e della pesca manterrà attivo il monitoraggio in Val Rovana al fine di verificare se questo branco si è riprodotto anche nel 2022.