Capoluogo lariano non bene per Pm2.5 e per NO2 (dati 2022), si deve intervenire nel ridurre le emissioni
COMO - Como deve fare di più in fatto di qualità dell'aria. Lo rileva il report di Legambiente "Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi", redatto e pubblicato in relazione ai dati sulle concentrazioni delle polveri sottili (Pm10, Pm2.5) e del biossido di azoto (NO2). 95 le città monitorate e il capoluogo lariano non brilla, anzi.
I limiti da non oltrepassare - Tra le città che devono intervenire per ridurre le loro concentrazioni e adeguarsi ai nuovi target europei (20 µg/mc da non superare per il Pm10; 10 µg/mc per il Pm2.5; 20 µg/mc per l’NO2) c'è appunto la città di Volta,
Nello specifico, Como deve impegnarsi da subito a ridurre del 52% le concentrazioni di Pm2.5 e del 43% relativamente a quelle di NO2.
L'elenco completo - Per meglio inquadrare quale sia la realtà comasca, qui di seguito l'elenco completo delle città "peggiori" chiamate a una drastica riduzione delle emissioni. La percentuale indica di quanto si deve ridurre la concentrazione d'inquinanti:
- Monza (60%), Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%), Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%), Como (52%), Brescia, Asti e Mantova (50%), per il PM2.5.
- Milano (47%), Torino (46%), Palermo (44%), Como (43%), Catania (41%), Roma (39%), Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%), per l’NO2