Il ticinese tornerà a capo della banca a partire dal 5 aprile
ZURIGO - Sergio Ermotti torna alla testa di UBS. A capo della prima banca svizzera fino al 2020, il ticinese assumerà nuovamente questa responsabilità in occasione della prossima assemblea generale prevista per il 5 aprile, succedendo all'olandese Ralph Hammers, che ha accettato di dimettersi per servire gli interessi della nuova combinazione (Ubs-Credit Suisse) e del settore finanziario e del Paese.
Come riferito in un comunicato, a cui farà seguito in giornata una conferenza stampa, Ralph Hamers rimarrà in Ubs e lavorerà al fianco di Sergio Ermotti come consulente durante un periodo di transizione per garantire un passaggio di consegne agevole.
L'annuncio fa seguito all'acquisizione di Credit Suisse da parte dell'istituto bancario, avvenuta lo scorso 19 marzo. Il Consiglio, spiega Ubs, ha preso questa decisione alla luce delle nuove sfide e priorità da affrontare.
Un passato in Ubs di successo - Ermotti aveva già ricoperto la carica di Group Chief Executive Officer presso Ubs e aveva riposizionato con successo la banca a seguito della grave crisi del 2008 che aveva avuto conseguenze globali. In particolare, continua la nota, «ha rafforzato la solidità finanziaria e migliorato la resilienza ponendo al centro l'attività di gestione patrimoniale».
Il ticinese ha inoltre «trasformato rapidamente la banca d'affari riducendone l'impronta e ha realizzato un profondo cambiamento culturale che ha permesso all'istituto di credito di riconquistare la fiducia dei clienti e di altri stakeholder, ripristinando al tempo stesso l'orgoglio delle persone di lavorare per Ubs».
«Sono onorato» - Ermotti ha dichiarato di sentirsi «onorato» per essere stato chiamato a guidare la banca «in un momento così importante». Ha espresso la sua gratitudine a «Ralph, per aver saputo guidare Ubs con tanto successo».
Ha continuato affermando che il compito che gli viene affidato oggi «è urgente e impegnativo. Per farlo in modo sostenibile e con successo, e nell'interesse di tutte le parti coinvolte, dobbiamo valutare attentamente e sistematicamente tutte le opzioni. Sono consapevole dell'incertezza che molti provano e prometto che, insieme ai miei colleghi, la nostra piena attenzione sarà rivolta a fornire il miglior risultato possibile per i nostri clienti, i nostri dipendenti, i nostri azionisti e il governo svizzero».
Dispiaceri e speranze - Anche se Hammers si dice dispiaciuto, «le circostanze sono cambiate in modi che nessuno di noi si aspettava. L'integrazione del Credit Suisse è il compito più importante di Ubs ora e sono sicuro che Sergio guiderà con successo la banca in questa fase successiva».
E continua: «Mi faccio da parte nell'interesse della nuova entità combinata e dei suoi stakeholder, compresa la Svizzera e il suo settore finanziario: è stato un piacere e un privilegio guidare questa grande banca al punto in cui si trova oggi».
«Nuove priorità» - Si è espresso anche il presidente Ubs Colm Kelleher, che ha voluto condividere il «più profondo rispetto e gratitudine per tutto ciò che Ralph ha realizzato negli ultimi due anni e mezzo e per il suo ruolo determinante nella realizzazione dell'operazione con Credit Suisse, nonché per la sua comprensione rispetto alla situazione attuale e per la sua disponibilità a dimettersi».
«L'acquisizione di Credit Suisse ci impone nuove priorità. Con la sua esperienza unica, sono molto fiducioso che Sergio realizzerà l'integrazione assolutamente essenziale per i clienti, i dipendenti e gli investitori di entrambe le banche, e per la Svizzera con successo. So che Sergio partirà correndo».
Passaggio rapido da Swiss Re - Sergio Ermotti ricopre attualmente la carica di presidente di Swiss Re.
Per facilitare una transizione ordinata in Swiss Re, si candiderà per la rielezione all'Annual General Meeting del 12 aprile 2023 e intende dimettersi dalla società di assicurazioni subito dopo, a seguito di un breve periodo di passaggio di consegne.
Swiss Re ha tenuto a specificare, in una nota separata, che l'Autoirtà di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) sostiene questa procedura. E il consiglio di amministrazione della società di assicurazioni avvierà la ricerca di un successore a Ermotti. Nel frattempo è stato nominato il belga Jacques de Vaucleroy, nel Cda dal 2017.