La nuova legge è stata adattata in modo da «poter sostenere le sfide con le quali la polizia deve oggi confrontarsi».
BELLINZONA - Via libera del Consiglio di Stato alla nuova proposta di revisione della legge sulla polizia e il relativo regolamento. Lo scopo della modifica, precisa il Governo nella nota odierna, è quello di garantire una normativa moderna e snella a supporto dell’attività di polizia, assicurando la tutela dei cittadini e offrendo una maggiore flessibilità alla rapida evoluzione del contesto sociale, tecnologico e tecnico».
La nuova legge, viene sottolineato, «è stata concepita in maniera da poter sostenere le sfide con le quali la polizia deve oggi quotidianamente confrontarsi»
Le principali novità della revisione riguardano in particolare una definizione più chiara e univoca dei principi generali, una suddivisione più accurata delle diverse competenze di polizia, un aggiornamento e una migliore flessibilità dell’organizzazione della Polizia cantonale, nonché l’aggiunta di norme fondamentali a garanzia del principio di legalità, le quali formalizzano la prassi oggi in vigore, come pure un’esplicitazione delle misure coercitive di polizia.
Un altro tema importante della revisione è quello dell’istituzione della gestione cantonale delle minacce. L’obiettivo è quello di riconoscere i segnali premonitori, di valutare la probabilità che insorga il comportamento minaccioso e, se del caso, di intervenire preventivamente. Questo processo è già in vigore in molti Cantoni e l’importanza e necessità è stata auspicata anche dal Consiglio federale, per esempio in ambito di violenza domestica.
La nuova legge consolida infine altre importanti novità recenti che rispondono alle esigenze di polizia: sviluppi tecnici, nuovi bisogni legati ai profili di chi opera in polizia, nuove modalità operative e strumenti di attività. Il risultato è un disegno di legge che conta 85 articoli e un disegno di regolamento composto di 72 articoli, accompagnato dal rapporto esplicativo.