Sulla scia degli aumenti del tasso ipotecario di riferimento, gli esperti prospettano una crescita delle pigioni dell'8%.
CANTONE - Crescono ancora i canoni d'affitto in Ticino. Ad agosto, le pigioni degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati sono aumentati su base mensile dello 0,1% e su base annua del 3,6%. Lugano è inoltre la seconda città dove si sono registrati i maggiori rincari, pari al 4,8% rispetto allo stesso mese del 2022. Nei Grigioni, invece, su base mensile si è registrata una flessione, del 2,5%. Su base annua, l’aumento è del 2,7%. Lo si evince dall'indice sugli affitti elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate, in collaborazione con ZKB, la banca cantonale di Zurigo: ad agosto l'indicatore che si è attestato a 122,7 punti.
Rincaro dilagante - Complessivamente, in Svizzera, ad agosto le pigioni sono aumentate dello 0,3% rispetto a luglio. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, la progressione è del 3,9%. Insomma, tutti i cantoni, fatta eccezione per i Grigioni, Zugo (-1,6%) e Lucerna (-0,8%), presentano un incremento mensile: i più forti sono stati osservati nelle regioni di Uri (+1,55), Glarona (+1,7%) e Obvaldo (+1,1). Nel paragone annuo dappertutto vengono registrati sensibili aumenti. Particolarmente forte è la crescita di Svitto (+7,8%), Uri (+6,0%), Glarona (+5,9%), Zurigo (+5,6%) e Vallese (+5,5%).
Lugano, la seconda più cara. Interessante è anche l'andamento nelle otto città elvetiche prese in considerazione dai ricercatori. L'incremento annuo maggiore viene notato a Zurigo (+10,2%) e a Lugano; seguono Ginevra (+3,8%), Losanna (+3,5%), Basilea (+2,9%), Berna (+2,4%), San Gallo (+2,2%) e Lucerna (+0,7%). Più variegate sono le variazioni mensili: si va del -2,0% di Lugano al +1,3% di Losanna. Coira non figura fra gli agglomerati considerati.
Effetto tassi di interesse - Se il 2023 sta rivelando difficile per chi cerca casa il 2024 si prospetta arduo per l'insieme degli inquilini: un recente studio pubblicato da Raiffeisen ha ipotizzato una crescita delle pigioni dell'8%, sulla scia degli aumenti del tasso ipotecario di riferimento, che reagiscono a loro volta ai ritocchi verso l'alto del tasso guida operati dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Ritocchi che intervengono appunto per limitare l'inflazione, che nel campo degli affitti sembra però auto-alimentarsi. La crescita delle pigioni avviene in un contesto già reso più gravoso, per le famiglie, a causa dell'impennata dei costi accessori, sulla scia dell'esplosione dei prezzi energetici.