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CANTONE«In Ticino il settore delle cure a domicilio è totalmente fuori controllo»

08.11.23 - 13:00
Tra le conseguenze, la fuga di infermieri che possono guadagnare, privatamente, anche 10mila franchi al mese.
Archivio TIpress
«In Ticino il settore delle cure a domicilio è totalmente fuori controllo»
Tra le conseguenze, la fuga di infermieri che possono guadagnare, privatamente, anche 10mila franchi al mese.

CAMORINO - Cure private a domicilio, in Ticino «il mercato non è soltanto libero, ma totalmente fuori controllo», dice senza mezzi termini la Conferenza dei presidenti dei servizi di assistenza e cura a domicilio di interesse pubblico ticinese. Il settore degli Spitex privati e degli operatori indipendenti, negli ultimi anni, ha subito un’esplosione incontrollata generando però delle pesanti storture. E l’analisi del fenomeno è stata fatta dalla Conferenza. 

Le cifre intanto - Negli ultimi anni si è assistito a un’esplosione incontrollata di Spitex privati «passati dai 24 del 2016 agli oltre 60 attuali nel Cantone, 20 dei quali senza il contratto di prestazione pubblica cantonale. Ma soprattutto è cresciuto il numero di infermiere e infermieri indipendenti che operano nell’ambito delle cure a domicilio: nel 2016 erano 210, oggi superano i 500», è il primo passaggio dell'analisi.

E come «spesso accade il Ticino ha un ruolo per nulla virtuoso in questo trend: su circa 1’420 infermiere e infermieri indipendenti che operano nel settore in Svizzera, infatti oltre un terzo lo fanno nel nostro Cantone. Fatte le debite proporzioni la nostra è la situazione peggiore. Occorre urgentemente una regolamentazione del settore», dice Daniele Bianchi della Conferenza. 

Infermieri - «Purtroppo la carenza di infermieri è un problema reale. In molti hanno capito che uscendo dal pubblico e mettendosi in proprio hanno trovato la gallina dalle uova d’oro. Un infermiere con i suoi 5 o 6 pazienti al giorno può guadagnare 10mila franchi al mese senza dover fare i turni in ospedale o altro. E, fatto ancor più preoccupante, spesso questi infermieri prendono in carico magari dei pazienti che prima seguivano in ospedale ai quali hanno suggerito l'assistenza domiciliare», spiega sempre Bianchi.

Situazione - «Sia chiaro: non intendiamo mettere in discussione il libero mercato e il principio della concorrenza. Rileviamo unicamente che nel settore ticinese delle cure a domicilio il mercato è incontrollato. La libertà di impresa dovrebbe comportare un rischio imprenditoriale, che non si pone però nel caso specifico, trattandosi di attività completamente coperte da finanziamenti pubblici (Cantone e Comuni) e dalle cittadine e dai cittadini che pagano l’assicurazione malattia obbligatoria». ll fenomeno dunque è in continua crescita, «ma nessuna autorità tantomeno le assicurazioni malattia, chiamate a coprire parte dei costi - si è ancora decisa a porvi un freno», hanno detto in mattinata gli esperti della Conferenza. 

Obiettivo - Lo scopo della «nostra presa di posizione odierna è proprio quello di lanciare un forte grido di allarme per chiedere un immediato intervento di regolamentazione sul settore, introducendo una moratoria su enti e persone autorizzate a esercitare nell’ambito delle cure a domicilio. E per portare dagli attuali 2 anni a 5 il periodo di pratica professionale necessaria per ottenere l’autorizzazione a operare come indipendenti nelle cure a domicilio (come richiesto anche dall’Associazione infermiere e infermieri indipendenti). Necessario poi un rigoroso freno da parte del Consiglio di Stato per evitare pesantissime conseguenze finanziarie, per il Cantone, per le casse malati e, soprattutto per i Comuni», dicono gli esponenti della Conferenza.

Effetti negativi di un “mercato selvaggio”  - Questo “mercato selvaggio” sta provocando gravi problemi su diversi piani: la governance del settore, in particolare per quanto riguarda la qualità e l’effettiva necessità delle cure erogate (economicità); i costi a carico dei contribuenti, pagati in parte tramite i premi di cassa malati e in parte coperti dal Cantone, che li ribalta poi sui Comuni nella misura dell’80%; l’indebolimento del sistema ospedaliero e degli istituti per anziani.  

Esplosione delle ore fatturate all’assicurazione malattia obbligatoria - Anche i costi a carico dell’assicurazione malattia di base sono aumentati in modo esponenziale tra il 2015 e il 2021, come si evidenzia dalle ore di cura fatturate. Spitex privati: + 170%; infermiere e infermieri indipendenti: + 98%. Mentre nello stesso periodo le ore di cura fatturate alle casse malati dagli Spitex pubblici sono cresciute soltanto del 13%.  

Pianificazione integrata Lanz-Lacd 2021-2030 - È Il documento di riferimento cantonale per lo sviluppo del settore anziani fino al 2030.  Il Gran Consiglio l’ha approvata assumendosi la responsabilità politica dell’aumento della spesa secondo i parametri indicati nel documento. Per quanto riguarda i Servizi di assistenza e cura a domicilio pubblici, è previsto nel 2030 un costo totale (Cantone + Comuni) di circa 53 milioni di franchi all’anno. Nel preventivo 2024 è inserita la cifra di circa 31 milioni (quota cantonale pari a 6 milioni e 200'000 franchi).

È quindi molto probabile che nel 2030 i costi previsti saranno rispettati. Nello stesso documento di Pianificazione, per Spitex privati e infermiere e infermieri indipendenti sono invece inserite, sempre in prospettiva 2030, rispettivamente le poste contabili di circa 7 milioni e mezzo e poco meno di 4 milioni, per un totale leggermente superiore agli 11,5 milioni.

Ma attenzione: nel preventivo 2024 del Cantone alla voce contributi ai servizi e agli operatori privati è inserita la cifra di ben 18'725'000 (3'745'000 di spettanza cantonale). Quindi, già l’anno prossimo verrà ampiamente superato il tetto fissato dalla Pianificazione approvata dal Gran Consiglio per il 2030! 

Autori dell'indagine - Sono 6 le associazioni rappresentate: SCuDo - Servizio di assistenza e cura a domicilio del Luganese; Spitex Tre Valli - Servizio assistenza e cura a domicilio Regione Tre Valli; Maggio - Assistenza e cura a domicilio Malcantone e Vedeggio; ACD - Associazione assistenza e cura a domicilio Mendrisiotto e Basso Ceresio; ABAD - Associazione Bellinzonese per l'Assistenza e cura a domicilio; ALVAD - Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio. 

 

 

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Quello che è scandaloso, a parte la disinformazione da parte delle 2 parti, in quanto ognuno racconta la sua, è il completo menefreghismo dimostrato dalle autorità responsabili, in questa diatriba. Sanno nascondersi dietro a un dito, con un funzionario che ha solo dimostrato di non conoscere il problema, di non conoscere le effettive differenze dei costi tra privato e pubblico. Altro che articolo di competenza federale. Se ci sono associazioni o privati che ci fanno la cresta sulle spalle degli anziani e delle CM bisogna intervenire e subito. Ma il silenzio sembra permeare il tutto. Partiti e politici siedono o si fanno rappresentare all'interno di questi cda, per cui forse preferiscono tacere, come al solito

Noel 1 anno fa su tio
I servizi privati oggi sono obbligati ad ottemperare al ccl sacd privati! Questa situazione del fuggi fuggi dettata da condizioni degli enti sacd che lasciano poco spazio di manovra, con regole sempre più dittatoriali. Un esempio ne è la continuità delle cure che oggi non esiste più, visto che in una casa privata in 30 giorni possono passare fino a 10/15 persone diverse in un mese! Ovviamente che il medico, il familiare,il caregiver, il paziente preferisce una/due infermiere/i privati per fare un percorso di presa a carico mirata ed insieme. Poi non è vero che l'infermiere costa di più se fa una doccia, la prestazione passa sotto la denominazione cure di base/ig.del corpo secondo un tempo, dove l'intervento indipendentemente dalla figura che lo effettua a un costo uguale per tutti. La prestazione segue un mandato ed una prescrizione da parte di un medico, l'infermiere da solo non si inventa proprio nulla. L'esplosione attuale pone riflessioni sul fallimento dei servizi pubblici nelle condizioni che negli ultimi anni sono state deteriorate, costatando i nr. alla mano. Ma per questi enti Signori tutto va sempre bene e la colpa è sempre degli altri. Ma di segnali dai media ne abbiamo avuti diversi ma tutto finisce in niente. Si fa sempre finta che vada tutto bene, dopo troppi facile gridare al lupo al lupo quando ormai si è rovinato un servizio che era di Qualità. Di solito si migliora ma negli ultimi anni tutto va al contrario.

comp61 1 anno fa su tio
meglio dare 10k ad un indigeno o dare la maggior parte dei 10k a qualcuno che arriva da oltre frontiera? Io non ho dubbi. Che un infermiere indipendente poi faccia la bella vita con 4; 5 pazienti é pura disinformazione e vuol dire che questi proprio non sanno di cosa stanno parlando.

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a comp61
Ma cosa c’entra la prima parte del tuo commento?

comp61 1 anno fa su tio
Risposta a Paolin’
dove pensi che li raccattano i loro dipendenti i vari spitex? Di certo dove costano meno. Lo farei anche io ahahahah

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a comp61
Ma non è perché costano meno. È perché non ce ne sono abbastanza. Racconti un sacco di strambate.

Spiaze 1 anno fa su tio
Preoccupante come lo stato voglia mangiare su tutto

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Spiaze
Gli Spitex hanno solo probabilmente le bal.. girate perché non si aspettavano un così grande aumento di infermieri liberi professionisti. Gli Spitex non se ne escono più perché si trovano a dovere aumentare i salari dei collaboratori e a rinunciare ad una parte del loro guadagno come ente altrimenti si mettono anche loro in proprio... Soldi soldi soldi . Punto la questione è questa. Lo Spitex deve fatturare per sopravvivere. E se perde pazienti trema. Io metterei la mano sul 🔥 che i liberi professionisti autogestiti siano più disponibili con i pazienti perché non hanno nessuno che gli fiata sul collo con il cronometro alla mano. I dipendenti dello Spitex sono sicuramente stressati e non riescono a seguire i pazienti come vorrebbero. C e qualcuno che potrebbe affermarlo ? L unico problema e la fuga dagli ospedali di infermieri qualificati che deve essere colmata con assunzione di frontalieri.

comp61 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
ci puoi scommettere che con un indipendente il paziente viene trattato meglio proprio per quello che dici.

Schwarzenbach 1 anno fa su tio
Trovo vergognosamente scandalosa questa disinformazione da parte di enti che, ovviamente, vedono ridurre le proprie entrate, a favore di altri professionisti del settore. Qui si sta facendo una guerra puramente "pro-sacocia". E caso vuole, che gli autori di questa indagine siano appunto degli Spitex di interesse pubblico. Mi auguro che vi sia una veloce e decisa presa di posizione da parte dei professionisti chiamati in causa perchè qui si viaggia sul filo della diffamazione. Ultimamente si punta molto sulle cure a domicilio, da un lato per sgravare i nosocomi e dall'altro per favorire una più rapida ripresa o, in casi terminali, di fornire una migliore dignità al paziente. A tal proposito una domanda mi sorge spontanea: quanto costa un paziente gestito in un ospedale e quanto costa se questo viene gestito a domicilio? A mio modo di vedere, il costo per la gestione a domicilio rappresenta una frazione di quanto non sarebbe il costo se gestito in una struttura sanitaria ma nemmeno questo, ahimè, non viene mai detto. Riassumo: pura disinformazione e guerra mediatica verso una categoria di professionisti che stanno facendo un lavoro EGREGIO! VERGOGNA!

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Schwarzenbach
Schwarzenbach: d'accordo su tutta la linea. tra l'altro non dicono quanto costano i servizi spitex rispetto agli infermieri privati. Il benessere dei pazienti non interessa a nessuno, il fatto è che con i risparmi degli anni passati e i tagli draconiani previsti hanno fatto sì che la coperta sia diventata cortissima. I politici che hanno causato questa situazione con promesse da marinaio ora fanno finta di essere scandalizzati.

Noel 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
non sono solo i politici, ma chi dirige questi servizi!!! totale incompetenza e spesso posizioni di quadro senza nemmeno la formazione adeguata, tanto nessuno li controlla fin tanto che i bilanci sono favorevoli.

gufo 1 anno fa su tio
ben vengano le cure a domicilio... una persona ha diritto di vivere fino alla fine dei suoi giorni in casa propria, in mezzo a tutte le sue cose che ha costruito durante la sua vita...La casa anziani è solo l'anticamera della morte..triste, molto triste e soprattutto chi entra in casa anziani non ha più nessuna dignità... se cadi una volta sei finito! non ti fanno più alzare e poi? è una conseguenza di proibizioni...

Gio Gio 1 anno fa su tio
Stipendio che sia degno , dopo tutto lo studio che fanno , paghe da fame

Yoebar 1 anno fa su tio
Risposta a Gio Gio
Paghe da fame per noi che viviamo in CH, ma per i frontalieri da leccarsi i baffi…

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Sì, ma anche a livello di condizioni di lavoro stanno meglio. E ben vengano, perché senza di loro, li possiamo chiudere gli ospedali!

Paolin’ 1 anno fa su tio
Penso che ci sia una gran confusione tra costi di cassa malati, salari di infermieri e carenza di personale. Forse, per facilitare l’analisi, andrebbero scanditi alcuni punti e trattarli per quello che sono, ossia problemi singoli, da risolvere separatamente (anziché provare a fare legami che, certo, esistono, ma che continueranno a pesare sulle spalle di tutti finché tali problemi non vengono risolti individualmente). 1) Sono anni che si dice a tutto fiato che manca personale infermieristico. Non serve a niente sbraitare perché il personale infermieristico si mette (a giusta ragione e di tutto diritto) in proprio. 2) Le fatturazioni sono basate su standard LAMal. Non serve a niente cercare il colpevole in un sistema che è mal fondato a prescindere. Tuttalpiù, andrebbe rivisto tutto il sistema. 3) la popolazione invecchia (non sempre in buona salute) e nelle strutture per anziani non ci sono più solo anziani. Sempre più di frequente, ci entrano persone che sono destinate a viverci per uno o due decenni (e per quanto risulti triste dirlo, la realtà dei fatti è che un letto si libera solo dopo un decesso). Quindi le cure a domicilio possono parzialmente palliare la mancanza di posti in case anziani. 4) sempre stando sulla popolazione bisognosa di cure, va anche detto che la maggior parte di persone anziane non presentano i criteri per un’istituzionalizzazione: c’è una tendenza a cercare di mantenere le persone a domicilio, in buona salute e con un seguito adeguato. Per questo servono curanti a domicilio. Insomma, è importante chiederci cosa vogliamo: che i nostri vecchi più vulnerabili approfittino dei loro ultimi anni a casa? Che in ospedale lo standard di cura sia elevato e di qualità (cosa davvero difficile, vista la cronicità di lavoro in sotto-effettivo)? Continuare di riformare la LAMal nella speranza che un giorno - per miracolo - i costi diminuiscano? Io direi di iniziare dal formare (e assumere) più infermieri e magari pagarli meglio. È solo un’opinione, sia chiaro. Ma fatta con molta cognizione di causa.

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a Paolin’
Ottima esposizione!

Yoebar 1 anno fa su tio
E fatevi una domanda, no? Infermieri/e CH nel pubblico sotto pagati, paghe da frontalierato. Turni di lavoro insopportabili, non possono più nemmeno parlare con i pazienti perché i capi dicono che non son lì per parlare ma per lavorare “ anche con persone in fin di vita” se nel pubblico non puoi fare il lavoro che ti piace ci si arrangia differentemente. Gli girano perché quelli bravi scappano tutti. Fate il mea culpa.

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Non mi sembra che il settore infermieristico nel pubblico sia così malpagato (o almeno così dicono le scale salariali). Sono invece concorde per quanto concerne il peggioramento delle condizioni umane (un po' come ovunque). Malgrado tutti questi aspetti mi rallegra (non ero a conoscenza del trend) questo incremento di imprenditorialità tra i nostri giovani che non può che giovare alla qualità del servizio (sempre che il nostro criterio di scelta non si basi esclusivamente sul prezzo).

Atene 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Proprio così ma purtroppo nelle case anziani peggio si lavora com'è robot carico eccessivo. E puoi non ci lamentiamo dei frontalieri perché fra un po neanche loro ci lavoreranno piu

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Yoebar: tutti lavorano sotto contratti collettivi e gli stipendi sono buoni. Tra l'altro data la carenza i vari istituti si "rubano" il personale e conviene quindi trattarlo bene. Che sia un lavoro pesante e stressante è verissimo, e su questo i turni influiscono in minima parte.

Noel 1 anno fa su tio
Risposta a bradipo
vada a vedere quanti oggi sono assunti al 100% con salario che intende lei, poi faccia due calcoli! i salari che fanno vedere sono a tempo pieno. Peccato che oggi i tempi pieni non li vuole più nessuno nonostante le persone vorrebbero lavorare di più. Costano troppo, meglio 3 tempi parziali al costo di un tempo pieno ed ecco che il salario scende del 20-30% con la scusa che i lavoratori oggi vogliono lavorare di meno! frottole... forse i frontalieri ma x i ticinesi non è più una professione attrattiva. Senza parlare dei salari pietosi sopratutto per gli assistenti di cura e gli operatori sanitari che operano su delega degli infermieri ma che hanno ugual responsabilità!!!

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a bradipo
Le cliniche private pagano meno. Ma non c’entra niente col mettersi in proprio. E questo non implica che il settore pubblico sia ben pagato. Perché anche se sentire parlare di 5000 lordi o poco più può far sbavare le allodole, voglio proprio vedere quante di queste sarebbero disposte a massacrarsi di giorno, di notte, nei fine settimana come in settimana, a Natale e durante gli altri giorni festivi, il tutto per dei salari così. Poi non parliamo dei rischi del mestiere: esposizione ad agenti patogeni, aggressioni da parte di pazienti e famiglie, le conseguenze fisiche su schiena e articolazioni (eh sì, una persona invalida la si porta di peso), nonché quelle su tratto gastro-intestinale e stanchezza (questo dovuto al continuo jet-lag dato dai turni giorno/notte). E poi c’è ancora l’aspetto psichico: stress, lavoro costantemente sotto pressione, in sotto-effettivo, contatto quotidiano con sofferenza e morte (e a queste, nonostante le varie rappresentazioni, non ci si fa mai il callo). Senza contare le volte in cui ci si fa chiamare durante i giorni di riposo per chiedere di poter rimpiazzare un collega malato. Non esistono tanti infermieri che tengono un 100% a lungo termine, né tantomeno che arrivano alla pensione. Trovate ancora che sia un mestiere ben pagato?

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a Noel
Nulla da togliere a OSS e assistenti di cura, che fanno un lavoro duro, eccelso, assolutamente indispensabile e - purtroppo - sottopagato. Però la responsabilità sotto delega resta comunque sempre e solo dell’infermiera/e. Per quanto riguarda il fascino del mestiere: quando mai è stato attrattivo per gli Svizzeri?

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Noel
Noel: conosco le condizioni dell'Ente Ospedaliero e conosco il ROCA, il personale infermieristico non è malpagato, i tempi parziali non erano ben visti perché creano problemi nella pianificazione dei turni e nella continuità delle cure. Negli ultimi anni si è cercato di favorire chi desidera lavorare a tempo parziale per cercare di recuperare del personale femminile che non rientrava più al lavoro dopo la maternità.

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
In un mondo meritocratico, come voluto dal nostro sistema economico, eccome che il personale infermieristico è mal pagato.

vulpus 1 anno fa su tio
Ma l'interrogativo, a livello di costi( tralasciamo il livello delle cure, che possono valutarli i professionisti) come fanno le CM a riconoscere e finanziare questi servizi, se questi operatori privati non sottostanno ad alcuna regolamentazione? C'è pure un incremento di personale frontaliero orivato in questo campo? Il cantone dovrebbe regolamentare questa cosa. È evidente che se ognuno può fare e fatturare, diventa come la storia dei tassisti che operano liberamente senza alcuna regola.

Hardline 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Infatti il campo è regolamentato. Spero che ci sia un'associazione di infermieri privati che li tuteli per molte castronerie scritte sopra. Gli infermieri privati stanno alle stesse regole dello spitex: devono giustificare tutte le ore che fatturano alle casse malati. Le casse malati supervisionano, e se ritengono che qualcosa non quadri non pagano. Tutto molto semplice. Addirittura alcuni possono volontariamente sottostare ad un controllo cantonale, quindi subiscono un doppio controllo.

andrea28 1 anno fa su tio
Ma le cure a domicilio non dovevano essere la soluzione per il problema delle case anziani che costano troppo?

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
Sì, in verità è proprio così.

Disà 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
se non si ha bisogno di cure particolari senz' altro ma col tempo direi prorpio di no , mai stato

Disà 1 anno fa su tio
chi l ha vissuta sa quanto sia oneroso ( non solo economicamente ) tenere a casa un parente anziano che necessita di cure . E non è nemmeno scontato trovare persone libere per l' assistenza , si cumulano ore su ore e non tutto viene coperto dalle CM . Che ci sia bisogno di ordine nel settore più o meno marcatamente non ne ho idea , ma il tema è molto pesante , ripeto sia in termini di soldi ( personalmente dire 100k l' anno può rendere l' idea ) che in termine di qualità della vita del curato e dei familiari

Flet 1 anno fa su tio
Se guadagnano i medici ecc. Ok! Ma se sono altri a guadagnare , allora non và più bene! Che strano!!

John Wayne 1 anno fa su tio
Come i tutti i mestieri, se fai una formazione privatamente o sotto azienda, la patente, diploma, attestato, non resterà mai in azienda, vedi patente muletto o navicella o sicurezza, segretario comunale, infermiere o la famosa patente del bus dove ne cercavano a valangate tempo fa attingendo alle URC (dove alcuni consulenti favorivano chi più ed a chi non dicevano nulla, come al help desk covid, consulenti che consigliavano solo chi gli stava simpatico), ma sarà sempre nominale, quindi c'è poco da piangere! Conoscendo alcune cure a domicilio ed avendo visto che sono nate peggio che le agenzie di sicurezza, qualche domanda andrebbe fatta, basta un prestanome, 4-5 diplomati o certificati ed inizi a battere qualche comune, inviti a cena qualche fisioterapista e medico, mandi pubblicità nel distretto e via via 2-3 succursali ed hai in mano il Cantone! Poi lo sappiamo benissimo, basta fare le tariffe base e sei a posto! Conosco solo 3 aziende che ti formano e se ottieni il diploma o attestato ti bloccano per 3-4-5 anni per ripagare l'impegno, ma ne vale la pena visto l'investimento.

gigipippa 1 anno fa su tio
Se il personale fugge, non è sicuramente a causa del mercato. 10000 fr di stipendio sembrano tanti, ma è quello che una persona qualificata riesce a produrre. La domanda da porsi è diversa: dove va a finire tutta la differenza che produce un normale impiegato salariato?

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a gigipippa
Nelle tasche di chi gestisce...e inoltre se l anziano o il malato resta a casa ...costa sicuramente meno che stare in una struttura !!!!

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Verissimo anche questo!

ID 1 anno fa su tio
abbiamo anche avuto la votazione, è stato voluto...

Elisa_S 1 anno fa su tio
Scusate ma faccio fatica ad immaginare che se non ci fossero gli infermieri liberi professionisti (non Spitex privati dove si attaccano costi di gestione) costano più di eventuali ricoveri. E una assurdità. Perfortuna che ci sono e che permettono agli anziani di restare a casa propria. Vogliamo dire quanto costa un giorno in casa per anziani ?

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
E aggiungo anche di pensare che forse i costi e il numero di richieste per cure ale aumentato perché la popolazione anziana e aumentata e anche la speranza di vita ... Iniziate a fare adeguate e sufficienti strutture per accogliere questa popolazione che sarà sempre di più nei prossimi anni.

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Vero!

CJ 1 anno fa su tio
Non si indigna più Il De Rosa adesso ? abbiamo i premi più alti della svizzera per questi motivi ..... altro che indignarsi bisogna agire se no cambi dipartimento o rassegni le dimissioni .

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
A livello svizzero, i costi prodotti dal settore delle cure a domicilio rappresentano solo il 3% dei costi totali LAMal pagati dalle Casse Malati. Quindi le spiegazioni sull'aumento dei premi deve essere cercato altrove.

Jillo 1 anno fa su tio
Risposta a F.Netri
Urca!! Solo???? Beato lei che può permettersi solo il +3%

Ppaa 1 anno fa su tio
Per forza mettersi in proprio, avete già provato a lavorare per le associazioni di categoria? Un disastro!!! Sia a livello di gestione di turni, orari e pazienti, che poi sono quelli che risentono delle conseguenze che il malcontento e la disorganizzazione provocano.

max222 1 anno fa su tio
Risposta a Ppaa
Cosè?! vi da fastidio che non potete avere il controllo completo? Fanno bene, dopo le votazioni cosa è cambiato? cosa hanno avuto in più di prima? ben poco. Turni massacranti per 5000 Chf lordi. Guadagna di più una segretaria alle dipendenze del cantone. Nel campo medico sono tutti liberi professionisti, i farmacisti fanno pagare anche solo per leggere la ricetta, i medici fatturano anche due minuti di consulenza telefonica e nessuno fiata ma gli infermieri devono rimanere la manovalanza sottopagata. E ci volete far credere che se i premi delle casse malati sono sempre più cari è per colpa loro?? Ma per piacere non prendeteci per il......

CJ 1 anno fa su tio
Risposta a Ppaa
Il problema non è mettersi in proprio ma il fatto che le cure private costino uno sproposito alla comunità .... ci sarà un motivo perché in Ticino paghiamo 450 fr di cassa malati di media e in Appenzello 250 fr..... e non ditemi che non ci sono anziani li ....

Hardline 1 anno fa su tio
Risposta a Ppaa
D'accordo su tutta la linea. Prima sfruttano a più non posso con delle condizioni lavorative indecenti, ed in seguito si lamentano se la manovalanza (perché è di questo che si tratta per alcuni operatori del sanitario, primi fra tutti gli spitex) se ne va in proprio per trovare le condizioni migliori.

John Wayne 1 anno fa su tio
Risposta a Ppaa
Ovvio, anche qui ci sono gli intoccabili, i turni quelli belli, i clienti (che non chiamo pazienti) buoni vanno solo a chi decide il capo, agli altri le bricole, turni impossibili nei week, urgenze e le gabole!

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
CJ sono gli Spitex che costano di più. Perché hanno costi di gestione aggiuntivi, come una sede lavorativa ecc. Gli infermieri liberi professionisti costano sicuramente meno.

max222 1 anno fa su tio
Risposta a max222
Scusa ma non volevo rispondere a te, non so perchè è finita qui sotto.

CJ 1 anno fa su tio
Risposta a max222
bisogna colpire tutti da chi abusa del medico( tipo con un ticket da pagare ogni volta) ai troppi studi medici specialisti ecc ai doppioni tra eoc e cliniche private , alle cure infermieristiche a casa ... su gli stipendi o gli orari dei infermieri cosa vuoi avere i premi della cassa malati a 1000 al mese di media in Ticino ? no parliamoci chiaro non sono bassi i stipendi sono chi lavora negli uffici del cantone che magari prende troppo ....

Jocaalje 1 anno fa su tio
Risposta a max222
Rimborsate con il vostro stipendio parte del furto che sottraete alla LAMAL

Ppaa 1 anno fa su tio
Risposta a max222
ma cosa hai capito? eppure ho scritto in italiano... ti riassumo dicendo che sono a favore degli infermieri indipendenti...

Aaahhh 1 anno fa su tio
Tutti che tettano dentro a più non posso! Altro che si diventa anziani ecc e scemenze simili

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a Aaahhh
In verità, non tutti "tettano" nella stessa quantità. Infatti, mediamente l'ora LAMal fatturata dagli Spitex pubblici ammonta a Fr. 113, quella degli Infermieri indipendenti ammonta a Fr. 90, mentre quella degli Spitex privati ammonta a Fr. 74. E, inspiegabilmente, chi si lamenta sono proprio gli Spitex pubblici, autori di questo articolo.

Jillo 1 anno fa su tio
Risposta a F.Netri
Interessante quanto scrive, dove sono consultabili questi dati?

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a Jillo
Sul sito dell'ufficio cantonale di statistica. Sotto il settore salute e Assistenza e cure a domicilio. I dati più recenti risalgono al 2021.

Jillo 1 anno fa su tio
Risposta a F.Netri
Ottimo, grazie. Pensavo che le tariffe fatturabili fossero tre e previste nell'OPRE...

nec 1 anno fa su tio
Nella medicina l’offerta crea la domanda. Se cresce l’offerta la domanda segue e i premi della cassa malati ……salgono

adri57 1 anno fa su tio
Per esperienza, aggiungerei che le cure a domicilio, necessitano di maggiori controlli. Di fatto, non sempre, la qualità è garantita.

F.Netri 1 anno fa su tio
Risposta a adri57
D'accordissimo.
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