Un nuovo appello da parte del Municipio di Stabio (al DT e all'USTRA) per la spinosa questione del cantiere nel nucleo di Ligornetto.
STABIO - Non si placa ma, anzi, si inasprisce la querelle fra i municipi di Stabio e di Mendrisio per il cantiere che ha messo “fuori gioco” il nucleo di Ligornetto.
Aperto lunedì scorso 27 novembre ha portato a ripercussioni immediate sulla viabilità, soprattutto sulle arterie stradali che attraversano il territorio stabiese.
Per questo motivo il Municipio di Stabio ha inviato in data odierna una nuova lettera non solo a Mendrisio, ma al Dipartimento del territorio (Dt) e all'Ufficio federale delle strade (Ustra). Non si tratta, va detto, della prima missiva di questo tipo inoltrata all'attenzione del Cantone e delle autorità del comune limitrofo.
In data 21 novembre, infatti, Stabio aveva già «sollecitato tutte le parti per adottare misure aggiuntive che potessero diminuire gli effetti negativi sull’intera Regione del Mendrisiotto», riporta la nota diffusa oggi.
Un appello che, scrive l'amministrazione stabiense, sarebbe caduto nel vuoto: «Il Municipio di Mendrisio non ha raccolto quindi l’invito del DT del 31 luglio 2023 e non ha neppure condiviso con la scrivente Autorità possibili soluzioni per limitare l’impatto negativo sul Comune di Stabio come pure con le Autorità federali e cantonali per ridurre i disagi causati sulle arterie stradali di loro proprietà. Il risultato di questa mancata condivisione è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Oltretutto la Polizia comunale comunica al Municipio la sua preoccupazione a riguardo».
La richiesta da parte di Stabio è che si agisca, riaprendo le strade comunali di Mendrisio non interessate da lavori stradali «di tutte le strade comunali di Mendrisio non interessate da lavori stradali e l’introduzione di una regolamentazione con agenti di sicurezza privati dell’intersezione semaforica all’uscita di Stabio Est. Questa intersezione non è più infatti in grado di gestire in modo ottimale il traffico», chiosa il Municipio, «i cittadini del Comune di Stabio non devono essere ostaggi del proprio territorio. Ci attendiamo pertanto il dovuto rispetto da parte di tutti e che siano finalmente introdotte le misure necessarie che sarebbero state adottate in qualsiasi altro Comune».