Grazie a un software disponibile in rete abbiamo simulato due scenari nucleari con detonazioni in Ucraina e in Ticino.
LUGANO - Erano le 8:15 del mattino quando l'Enola Gay lanciò ”Little Boy” sul centro di Hiroshima. L'esplosione (circa 15 chilotoni), si verificò a 580 metri dal suolo uccidendo sul colpo tra le 70.000 e le 80.000 persone.
La detonazione nucleare più conosciuta della storia aveva una potenza esplosiva minima rispetto alle potenzialità odierne. Oggi 15 chilotoni sono attribuibili a un'arma nucleare piccola o “tattica”. Secondo la Bbc, le armi nucleari tattiche più piccole oggi possono essere di un chilotone, mentre le più grandi possono raggiungere i 100 chilotoni. Quelle definite "strategiche", invece, raggiungono i 1'000 chilotoni (un megatone) e possono essere lanciate da una distanza maggiore.
In uno scenario come quello contemporaneo, in cui vanno moltiplicandosi i conflitti a livello globale (in primis quello russo-ucraino e quello tra Israele e Hamas), si riaffaccia il pericolo di uno scontro nucleare, secondo alcuni analisti il più elevato degli ultimi 60 anni. Una minaccia che Vladimir Putin non perde occasione di rilanciare, ad esempio ricordando che «la forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90% di armi avanzate». Non solo, Mosca - secondo recenti stime della Federation of American Scientists -, detiene l’arsenale nucleare più grande al mondo, con la bellezza di 5'977 testate. Seguono gli Stati Uniti, che ne vanterebbero 5'428. Usa e Russia, a oggi, sembra siano detentori di circa il 90% totale degli ordigni nucleare presenti al mondo.
Ma cosa accadrebbe nel caso venisse lanciata una bomba nucleare oggi? Grazie all'ISNA, un simulatore interattivo degli effetti di un attacco nucleare, abbiamo ipotizzato due scenari (uno più plausibile dell'altro), lanciando una bomba "tattica" (identica a quella di Hiroshima) e una invece "strategica" (da ben 1 megatone), su due città: Kiev e... Lugano.
Il software è in grado di prevedere la potenza distruttiva, tra morti, feriti e "fallout".
Il fallout riguarda la ricaduta del materiale nella zona dell'esplosione. Il fallout primario inizia entro pochi minuti con i detriti e le polveri più pesanti; il materiale più fine, che viene scagliato in aria e trasportato dal vento, inizia a ricadere da una a due ore dopo (fallout secondario). La coda del fallout secondario può allungarsi per decine di chilometri per le esplosioni più potenti; in genere il materiale radioattivo continua a cadere per un tempo che va da sei a trenta ore. La forma e la lunghezza della coda del fallout secondario dipendono molto dall'andamento dei venti negli strati superiori dell'atmosfera. Se i venti cambiano direzione con la quota la coda può assumere una forma curva (fonte Wikipedia).
Bomba da 15 chilotoni su Kiev - Nel caso del lancio di una bomba tattica sulla capitale ucraina, secondo il modello di calcolo dell'ISNA si conterebbero 23'970 morti e 49'250 feriti. Nell'arco di 24 ore sarebbero raggiunte circa 162'737 persone dal raggio d'azione della detonazione simulata.
Bomba da 1 megatone (1000 chilotoni) su Kiev - Nel caso del lancio di una bomba strategica sulla capitale ucraina, secondo il modello di calcolo dell'ISNA si conterebbero 323'020 morti e 725'730 feriti. Nell'arco di 24 ore sarebbero raggiunte circa 2'187'749 persone dal raggio d'azione della detonazione simulata.
Bomba da 15 chilotoni su Lugano - Una bomba tattica su Lugano, secondo i calcoli dell'ISNA, provocherebbe 19'980 vittime e 22'270 feriti. In 24 ore sarebbero raggiunte dall'esplosione circa 73'674 persone.
Bomba da 1 megatone (1000 chilotoni) su Lugano - Una bomba strategica su Lugano, secondo i calcoli dell'ISNA, provocherebbe 83'200 vittime e 27'820 feriti. In 24 ore sarebbero raggiunte dall'esplosione circa 149'194 persone.
Potenziale distruttivo di una bomba da 15 chilotoni
Fallout bomba 15 chilotoni
Potenziale distruttivo di una bomba da 1 megatone
Fallout bomba 1 megatone