CANTONEUn gruppo esclusivo al quale non volete appartenere

SAVOSA - Essere aggiunti all'improvviso, e senza preavviso, su di un gruppo WhatsApp è una situazione non particolarmente piacevole che ormai conosciamo più o meno tutti.

Ed è ancora più sgradito se, lo stesso, non si rivela l'ennesimo tentativo di azzardata cena fra ex-compagni di scuola ma piuttosto un sedicente gruppo d'investimento, dal forte odore di truffa.

Nel nostro caso si tratta di “Global Trading Club A14" creato da una certa Zoey Adams, con più di 300 membri - alcuni dai prefissi esotici, altri assai più local - che promette di fornire tutta una serie di dritte per investire "a botta sicura". Per chi fosse interessato c'è anche la possibilità «aperta per un periodo limitato» di iscriversi a una sezione VIP.

In altri casi, segnalati a tio.ch, il nome del gruppo variava ma il funzionamento, e le premesse, erano pressoché analoghe.

«È un fenomeno che esiste e di cui siamo a conoscenza, va detto le segnalazioni che ci sono arrivate sono però relativamente ridotte», ci conferma l'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) della Confederazione.

Quindi è una truffa? E come funziona? «Lo scopo principale del gruppo è quello di invogliare i partecipanti a investire. In casi che sono noti all'UFCS alcuni utenti sono riusciti a ottenere dei “profitti” minori nelle fasi iniziali. Si tratta di un "amo" per invogliare a mettere in gioco ancora più soldi. Somme che poi verranno irrimediabilmente perse».

Qual è il modo migliore di comportarsi? «Bloccando immediatamente il gruppo e abbandonandolo. In nessun caso bisogna rispondere a richieste o suggerimenti dell'amministratore della chat o da altri membri della medesima. Questo perché anche gli altri invitati non siano truffatori e cerchino a loro volta di manipolare le vittime».

E nel caso si perdessero dei soldi? «L'UFCS raccomanda di sporgere subito denuncia penale presso il posto della Polizia cantonale più vicina. È inoltre importante chiudere ogni contatto con i truffatori. In alcuni casi è capitato che aziende o autorità fasulle si facessero avanti affermando di poter recuperare la somma, è parte dello schema della truffa e bisogna diffidarne».