In oltre 4 anni non ha mai "visto" un immobile del padre noto politico defunto. E non riesce nemmeno a staccarsi dalla comunione ereditaria.
CADEMARIO - L'eredità del padre Attilio, noto politico e imprenditore deceduto a fine marzo del 2020, ammonta a svariati milioni di franchi per beni immobiliari. Ma non è mai stata spartita. E così Filippo Bignasca oggi si trova confrontato con una situazione surreale. «Tassato per immobili ed entrate d'affitto che non ho», sottolinea.
Due eredi e un’esecutrice – Gli eredi sono sostanzialmente due: lui e la moglie di Attilio (matrigna dello stesso Filippo) da cui il politico si era separato più di 40 anni fa senza però mai divorziare. Esecutrice della comunione ereditaria è invece la figlia della donna nonché sorellastra di Filippo. «Voglio staccarmi dalla comunione ereditaria, ma mi viene impedito dall'esecutrice che temporeggia senza darmi una motivazione valida».
«Non so nemmeno chi vive nelle palazzine…» – Si sfoga, Filippo. E racconta la sua Odissea. «Sto cercando invano di farmi dare tutta la documentazione dettagliata per poter essere al corrente della situazione in modo preciso e lucido. Purtroppo dopo oltre 4 anni non so nemmeno chi sono gli inquilini di tutte le palazzine di cui figuro in parte proprietario. Non so nemmeno su quale conto bancario entrino i vari affitti».
Tasse che arrivano dai Comuni – Il paradosso non si ferma a questo. «Regolarmente – riprende Filippo – ricevo dai vari Comuni del Luganese in cui figuro proprietario di immobili le tasse da pagare, ma senza aver visto proventi. È pazzesco».
«Mai ricevuto mezzo immobile» – In quasi cinque anni l’eredità di Attilio Bignasca non sarebbe mai stata spartita come si deve. E il figlio Filippo ne sta pagando le conseguenze. «Io non ho mai ricevuto mezzo immobile e non ho mai incassato un franco dagli affitti. Per lo Stato tuttavia figuro come proprietario di una parte dei beni di mio padre. E dunque vengo super tassato in base a questo».
Tentativi vani – Il figlio di Attilio Bignasca ha cercato in tutti i modi una soluzione. «Mi sono recato più volte all'ufficio tassazione. Pur dandomi ragione mi hanno detto che la questione della comunione ereditaria devo sbrigarla in famiglia. Ho richiesto svariate volte tramite il mio avvocato tutta la documentazione dettagliata. È un mio diritto averla. Ogni tentativo è rimasto vano finora».
La preoccupazione per la famiglia – Filippo è preoccupato anche perché ha 2 figli piccoli e la situazione sta gravando anche sulla famiglia di sua moglie. «Grazie ai suoi genitori posso permettere ai miei figli un’infanzia serena visto che mi hanno prestato dei soldi. Ma non so cosa aspettarmi dal futuro con le tasse che dovrò pagare su soldi mai incassati. La questione non si sblocca. Ho chiesto alle autorità di fare chiarezza su quella che si sta dimostrando una gravissima e oggettiva ingiustizia».