Roberto Badaracco chiarisce i "punti oscuri" legati al grande progetto della città
LUGANO - Cresce di circa 15 milioni di franchi il tetto dei costi inserito nell’accordo di partenariato pubblico-privato siglato tra HRS, impresa di servizi immobiliari di Frauenfeld, e la Città di Lugano per la realizzazione del Polo sportivo e degli eventi (PSE). A renderlo noto in un incontro informativo a Palazzo Civico questo pomeriggio Roberto Badaracco, vice-sindaco e capo Dicastero Cultura Sport ed Eventi. Come illustrato durante la conferenza, da 166'952'654 di franchi di partenza, il tetto dei costi è salito a 181'898'538. «Tuttavia - ha rassicurato - al netto di anticipi, rincari e aumento IVA l’aumento complessivo si attesta a “solo” 1'689'131 franchi».
Un incremento che si è verificato in corso d’opera, riconducibile a un deficit pari a 6'419'785 franchi per finiture dell’Arena Sportiva non previste nell’appalto dell'investitore; richieste di prestazioni supplementari per 3'746'530 franchi per il completamento del piano interrato dell’Arena Sportiva lungo via Ciani e la pavimentazione tipo “Glassfloor” nel Palazzetto dello Sport; e ottimizzazioni che hanno portato a un risparmio di 8'620'854 franchi.
Non anomalie con HRS - Stando a quanto detto in conferenza stampa non sono emerse particolari anomalie con HRS che si è sempre mostrata a loro detta trasparente, attenta a evitare casi di dumping salariale (con il controllo degli accessi al cantiere, l’utilizzo dei badge e addetti alla sicurezza) e appalti dei lavori, attribuiti al 100% ad aziende del territorio.
Meno posti allo stadio - L’incontro - organizzato con solo qualche ora di preavviso e, molto probabilmente, in vista della conferenza stampa organizzata sullo stesso argomento dall’MPS in programma per domani - ha puntato a dare risposte all’interrogazione presentata lo scorso 25 giugno da La Sinistra. Tra le tante domande, quella sulla diminuzione dei posti nel nuovo stadio per gli spettatori da 10’000 a 8’250 e per cui l’MPS era insorto. «È una variante di progetto sottoposta dal FC Lugano al Municipio», ribadendo che «non si raggiunge mai tale capienza durante le partite. Per la nostra realtà sono più che sufficienti». L’Arena sportiva aspira, ad ogni modo, alla categoria 4 secondo il regolamento Uefa, per cui la capienza minima è di 8mila persone, e alla categoria A/A+ secondo il regolamento Swiss Football League. Con questo stadio, insomma, il Lugano potrà giocare le sue partite in Europa.
Posa della prima pietra - Uno degli ultimi punti trattati ha riguardato il cantiere del Cornaredo Sud (COS). A questo proposito Badaracco ha sottolineato che «il credito di investimento chiesto al consiglio comunale, e quindi alla città, ammonta a un valore complessivo di 12,3 milioni di franchi». Progetto che al momento si trova in uno stato di stallo, a causa di un’opposizione alla domanda di costruzione presentata dell’Associazione Traffico e Ambiente (ATA). «L’inizio dei lavori - ha aggiunto il vicesindaco - fermo restando l'ottenimento dei permessi di costruzione e l’assenza di ricorsi alle procedure di messa in appalto, è previsto per il mese di gennaio 2025». Se ci dovessero essere dei ritardi sarebbe un problema per le società sportive: «Qualora entro giugno 2026 - ha dichiarato Roberto Mazza, direttore della Divisione Sport - non riusciremo a realizzare la pista di atletica e il campo da calcio, i disagi saranno tanti. In particolare, il ritardo del campo da calcio, non permetterebbe alla città di candidarsi in tempo per l'allenamento della nazionale svizzera, in vista dei mondiali negli Stati Uniti». L’appuntamento è ora fissato per il 24 settembre, quando sarà intanto posata la prima pietra del Palazzetto dello Sport.