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CANTONEZalando sbarca in Ticino, «per i salari bassi e la manodopera a basso costo»

01.10.24 - 09:57
L'MPS chiede garanzie con un'interpellanza. «Vengono qui perché il Ticino è il Vietnam della Svizzera»
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Fonte MPS
Zalando sbarca in Ticino, «per i salari bassi e la manodopera a basso costo»
L'MPS chiede garanzie con un'interpellanza. «Vengono qui perché il Ticino è il Vietnam della Svizzera»

BELLINZONA - La notizia è fresca. Giusto ieri, 30 settembre, si è saputo che Zalando, l’impresa tedesca attiva nella vendita online di scarpe, vestiti e altri accessori sbarcherà in Ticino, al centro logistico di St.Antonino, che sarà gestito dalla multinazionale americana GXO Logistics, andando così a liquidare 350 posti di lavoro in un altro Cantone.

Ma l'operazione porterà vantaggi o invece nasconde insidie? A chiederselo, tramite un'interpellanza al Consiglio di Stato, è l'MPS.

Obiettivi - Un'operazione che per l'MPS ha degli obiettivi chiari. «Ridurre i tempi di lavorazione e quindi i costi. E per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo saranno sicuramente anche i livelli salariali e la possibilità di accedere all’ampio bacino di manodopera frontaliera. Infatti, con questa operazione Zalando lascia a casa circa 350 dipendenti nel Canton Soletta. Lì, infatti, l’azienda tedesca ha deciso di non rinnovare il contratto con un’altra azienda attiva nella logistica, la Ceva Logistics; il lavoro svolto da questa per Zalando verrà spostato a St. Antonino con l’assunzione prevista, via GXO Logistics, di circa 200 lavoratori e lavoratrici», scrivono i firmatari.

Un’azione che mostra «disprezzo totale nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, spregiudicatezza e una totale impunità, e non da ora. La legislazione sul lavoro non offre alcuna protezione per contestare simili modi di procedere e per contrastare simili azioni banditesche», aggiungono.

E la prosecuzione è ancora più netta. «Il Ticino fa figura, ancora una volta, di Cina della Svizzera (forse oggi sarebbe più corretto dire Vietnam, visto che anche in Cina, grazie a scioperi e proteste operaie, i salari sono aumentati), promuovendo di fatto il dumping salariale. Arriva l’offerta del Ticino, dove con il salario minimo legale attorno ai 20 franchi orari, e senza prospettive di ulteriori costi, ci si arrangiare molto bene», la presa di posizione.

«La realtà è che in Ticino sono proprio le condizioni salariali legali– l’estremo basso livello del salario minimo – ad attirare sempre di più aziende di questo tipo. Altro che condizioni quadro favorevoli all’innovazione. La vicenda Kering (Gucci) – e più in generale la triste fine della fashion valley ticinese – non sembra aver insegnato nulla», dicono.

Domande - Ragionamento che dunque porta alle domande presentate. «Quali sono stati gli interventi, se ve ne sono stati, dei servizi dell’amministrazione cantonale nel processo di insediamento della GXO Logistics? Non ritiene che l’attuale livello del salario minimo legale, in un contesto di esacerbata concorrenza come quella oggi vissuta sul mercato del lavoro, sia oggettivamente un fattore negativo di attrazione per aziende poco innovative, poco attrattive per chi deve vivere con il proprio salario sul nostro territorio?», queste le prime due domande.

A ciò fanno seguito anche le richieste di sapere se l'arrivo di Zalando creerà sacche di precarietà visto che l’azienda che lavorava nel Canton Soletta impiegava 212 dipendenti fissi e di 138 lavoratrici interinali.

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