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CANTONEL’autogestione non è «un problema cantonale»

19.11.24 - 17:30
Il Parlamento approva il rapporto di minoranza. Aldi (Lega): «Nessun dialogo con i molinari»
Ti-Press
L’autogestione non è «un problema cantonale»
Il Parlamento approva il rapporto di minoranza. Aldi (Lega): «Nessun dialogo con i molinari»

BELLINZONA / LUGANO - Il tema, approdato sui banchi del Gran Consiglio dopo 12 anni, era di quelli “scottanti”: la strategia da adottare nei confronti dell'autogestione luganese. Nel concreto, il Legislativo era chiamato a decidere quale dovesse essere il ruolo del Governo cantonale.

«Responsabilità politica» - Con 42 voti a favore, il Parlamento ha approvato il rapporto di minoranza e, di conseguenza, respinto la mozione di Tiziano Galeazzi (UDC) in cui si chiedeva all'esecutivo di attivarsi per trovare una soluzione “ticinese". «Chiedo un po’ di responsabilità politica - ha commentato Galeazzi nel presentare la mozione - il Cantone non deve regalare nulla. Si tratta di una pianificazione, utile magari in futuro»

«Soluzioni concrete e realistiche» - La mozione aveva originato due rapporti. Uno, relatrice Laura Riget (PS), firmato inizialmente dalla maggioranza della commissione Sanità e sicurezza sociale (PS, PLR, Verdi e Più Donne) accoglieva «parzialmente» i contenuti della mozione e invita palazzo delle Orsoline «ad avanzare soluzioni concrete, realistiche e attuabili entro un arco temporale ragionevole». E per soluzioni, sottolineava il rapporto, si intendeva sia il luogo che «le condizioni necessarie affinché i promotori di questo tipo di realtà possano operare a favore dei loro obiettivi». Per Danilo Forini (PS), al netto delle diverse sensibilità, «il tema sollevato ha rilevanza a livello cantonale: non è solo una questione luganese».

«Nessun dialogo con i molinari» - Quello di minoranza, invece, scritto dalla leghista Sabrina Aldi, condivideva le conclusioni del messaggio governativo, sottolineando come non fosse «compito dell'ente pubblico forzare un gruppo di persone che ha dimostrato ripetutamente di non aver nessuna intenzione di intavolare discussioni o mediazioni» per «trovare un accordo». Per Aldi «è imbarazzante chiedere al Governo di tenere una “porta aperta”. Nessun dialogo con i molinari e con chi rifiuta le regole di convivenza civile». La granconsigliera leghista in aula ha ricordato che «il dialogo presuppone il rispetto reciproco e la volontà di trovare soluzioni condivise, elementi che in questo caso sono totalmente assenti».

Vitta: «Ruolo sussidiario» - Dal canto suo, il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta ha confermato la propria apertura «per cercare una soluzione e collaborare. Di contro, abbiamo indicato che l’autogestione è un’esperienza localizzata sul territorio e che si è sviluppata nel luganese. È un aspetto importante, in antitesi a quanto scritto nella mozione. Il nostro ruolo dev’essere sussidiario».

La storia (parlamentare) - Da un punto di vista parlamentare (e non solo), la vicenda legata all’autogestione luganese ha una gestazione lunga e complessa. Nel 2012, una mozione firmata dai deputati Fabio Schnellmann, Gianrico Corti e Roberto Badaracco (oggi vice sindaco della città sul Ceresio) chiedeva al Cantone di «fare la sua parte», trovando una «soluzione definitiva» riguardo al CSOA, individuando «spazi definitivi adeguati, con tutte le normative del caso»

Nove anni dopo - Il documento, rimasto a lungo nei cassetti e ripescato nella primavera del 2021, produsse un rapporto a quattro mani firmato da Galeazzi e Raoul Ghisletta (PS), che venne ritirato poi nel giugno di quello stesso anno (pochi giorni dopo la demolizione di una parte dell'ex Macello) dai firmatari su garanzia che il Consiglio di Stato si sarebbe adoperato per cercare un mediatore e una possibile sede. Fu a quel punto, solo una manciata di giorni dopo, che lo stesso deputato democentrista presentò la mozione discussa oggi.

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COMMENTI
 

F/A-19 1 mese fa su tio
Centinaia di milioni per il PSE ci sono, mezzo milione per l’autogestione invece non si trovano ma si spende molto di più per demolire illegalmente, far intervenire le forze dell’ordine, dibattere politicamente spendendo ore senza arrivarne ad una, ore spese anche in procura, tutti soldi pubblici buttati. Tutti contro tutti, nessuna soluzione, il fallimento della politica, c’è di che vergognarsi, peccato perché ricordo che il politico deve ascoltare tutti, anche le minoranze, non solo andare a rubacchiare i super ricchi in giro per il mondo .

Aaahhh 1 mese fa su tio
Mai capito perché si rifiutano di fare come tutti i civili un associazione e nominare dei responsabili

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Aaahhh
Mi sembra di aver capito, detto in parole semplici,che non vogliono conformarsi all'ordine costituito, però chiedono sempre a quest'ordine di mantenerli. Qualcosa del genere... o almeno questo è il messaggio che hanno fatto passare.

El Lobo 1 mese fa su tio
Direi che sia ora di dire BASTA a questi nullafacenti che pretendono di avere tutto e gratis per i loro discutibili scopi ! Volete un luogo di aggregazione ? Va benissimo, vi affittate un posto, lo pagate con i VOSTRI soldi e siamo tutti d'accordo e contenti, senza disturbare nessuno e senza pretendere che NOI che già paghiamo fior di tasse senza fiatare ci dobbiamo anche assumere i costi per assecondare i comodi vostri ! Il messaggio mi pare chiaro, no ?

Rigel 1 mese fa su tio
Cari ragazzi dell'autogestione, con tutti i problemi veri che ha il nostro Cantone, davvero vi aspettate di ricevere senza dare niente? Non sapete come e dove passare il tempo? C'è bisogno di tanto di quel volontariato... Qualcosa nelle vostre corde lo trovate di sicuro!

gabola 1 mese fa su tio
potrebbero dargli l'antico sanatorio a piotta

MrBlack 1 mese fa su tio
Localizzata sul territorio…quindi se i luganesi pagano…che sia uno spazio offerto solo ai luganesi. Ma Lugano non è Zurigo, è una piccola città e nello spazio autogestito arriva gente da tutto il Cantone e dall’Italia oltre che di altre nazioni di passaggio. Ma pare che a Bellinzona risultino altre provenienze quasi unicamente luganesi. O il Cantone fa come Ponzio Pilato e se ne lava le mani per rifilare la patata bollente a Lugano? Mah…dubbio…

Koblet69 1 mese fa su tio
Risposta a MrBlack
Lugano è libera di decidere di fare lo stesso , ovvero di non entrare in materia.Io per fortuna non abito a Lugano , ma mi metto nei panni dei luganesi che nn credo vogliano sponsorizzare un ostello italo europeo per la nullafacenza ad oltranza ,per non parlare delle losche attività che ora si trovano a scena aperta ( Ciani)

cle72 1 mese fa su tio
Risposta a Koblet69
Non passiamo informazioni sbagliate. Quello che succede al Ciani, non ha nulla a che vedere con gli autogestiti e l autogestione. Parlate di losche attività, quando molto probabilmente non avete mai frequentato il molino. Qui si fa di un erba un fascio, non tutti quei ragazzi sono nulla facenti, ne fuori di testa. Purtroppo tra di loro co sono le cosiddette teste calde, sono questi che rovinano i rapporti e non vogliono il dialogo. La Straordinaria è stato un bel esempio di aggregazione. Su questo bisogna lavorare. Finché non si smette di pensare che l'abito fa il Monaco, nulla cambierà. Ricordo a tutti che chi sta rovinando il mondo, indossano giacca e cravatta.

Diablo 1 mese fa su tio
Risposta a cle72
Sottoscrivo parola per parola in toto

F/A-19 1 mese fa su tio
Risposta a cle72
Perfettamente d’accordo col tuo pensiero.
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