L'Associazione X Carona scrive una lettera aperta al Municipio per cercare una soluzione alla prevista chiusura.
Una decisione, quella di chiudere la piscina di Carona, che continua a preoccupare i cittadini fin dal giorno dell'annuncio. Da più parti si sta così cercando di trovare una soluzione alternativa.
Ancora una volta l'Associazione XCarona cerca una via possibile nonostante la decisione del Municipio. E così ha scritto una lettera aperta al Municipio in cui parte dalla spiegazione di cosa questo impianto rappresenti. «La piscina di Carona non è solo un impianto balneare e sportivo, ma un punto di riferimento fondamentale per la salute e il benessere della popolazione luganese, un luogo di aggregazione per tutte le fasce di età, dalle famiglie con bambini agli anziani. Essa offre loro un luogo sicuro e accessibile per praticare attività fisica, socializzare e mantenere un benessere psicofisico», è l'esordio.
La sua chiusura dunque priverebbe il territorio - secondo i promotori - di un servizio pubblico essenziale e colpirebbe in modo diretto i cittadini del luganese, ma anche quelli di tutta la regione circostante, i turisti e i visitatori. «La piscina di Carona contribuisce inoltre ad attrarre turisti e visitatori nella regione, supportando così anche l’economia locale. La sua chiusura avrebbe quindi un impatto molto negativo, per tutta la regione dell’Arbostora, anche dal punto di vista economico», la sottolineatura.
E benché consapevoli che la gestione delle strutture pubbliche comporta degli impegni a livello finanziario, «riteniamo che la chiusura di un servizio così importante vada ben oltre il semplice calcolo dei costi. Lugano ha bisogno di luoghi dove le persone possano ritrovarsi, socializzare, praticare attività fisica e, soprattutto, sentirsi parte di una comunità. In un'epoca in cui la solitudine e l'isolamento sociale sono problemi sempre più diffusi, la piscina di Carona rappresenta una risorsa inestimabile per prevenire tensioni sociali e promuovere la coesione tra le persone», prosegue la missiva.
Spiegazione a cui fa seguito l'appello conclusivo a «rivedere la vostra recente decisione, valutando con maggiore attenzione l'importanza di questa struttura non solo in termini economici, ma anche sotto il profilo sociale e comunitario. Le spese per il suo mantenimento possono essere viste come un investimento per il benessere collettivo, per la coesione sociale e per il futuro pacifico e resiliente della nostra città. Le risorse destinate alla sua gestione sono soldi ben spesi se ci permettono di preservare un ambiente sano e inclusivo per tutti».
E l'auspicio che «il Municipio saprà trovare delle soluzioni alternative alla chiusura che possano consentire di mantenere aperta la piscina di Carona anche nel 2025 e negli anni a venire».