Al centro della polemica a causa di Elon Musk, il marchio elettrico si trova in un limbo. Ma che ne pensano i proprietari ticinesi?
SAVOSA - Schernite, boicottate, vandalizzate e - nei casi più estremi - anche incendiate.
Non è un periodo facile per le Tesla, e i loro conducenti che finiscono per essere oggetto dell'odio e del disprezzo nei confronti del loro “papà”, ovverosia il miliardario Elon Musk, figura di spicco del nuovo governo americano di Donald Trump.
C'è chi per motivi ideologici ha deciso di rinunciare alla sua Model X/Y/S o chi - per mettere le cose in chiaro (o le mani avanti) - ci ha attaccato sopra un adesivo.
Intanto, stando ai dati raccolti dalla SRF, le vendite (e immatricolazioni) di Tesla sono diminuite del 65% dall'inizio dell'anno con 1'195 immatricolazioni. Malgrado ciò, la Tesla Model Y - il popolare SUV elettrico dell'azienda - resta l'auto elettrica più venduta in assoluto in Svizzera.
Ma che ne pensano i proprietari ticinesi di Tesla? Glielo abbiamo chiesto.
«Penso che sia una polemica naturale ma anche un po' fine a sé stessa», ci racconta il morcotese C.* che da anni al volante di una Tesla, «l'associazione con Musk ormai è automatica e non si può nascondere che il comportamento politico del magnate - che non approvo ed è piuttosto lontano dai miei valori - finisca per toccare, in qualche modo, anche noi proprietari. Detto questo non mi sono per niente pentito dell'acquisto, ritengo che sia un prodotto performante e alla fine - al di là di tutto - è quello che conta».
Guidare una Tesla, di questi tempi, può portare a screzi? «Diciamo che qualche discussione la genera, chi era già contrario all'elettrico di questi tempi ha volentieri l'occasione per “calcare la mano”. Se temo per l'incolumità del mio veicolo? Tendenzialmente no, ma quando ti capita di leggere alcune notizie sul web il pensierino alla mia Model Y parcheggiata ci va», ride, «scherzi a parte so che i venti di polemica degli States sono relativamente lontani. Inoltre è noto che le Tesla sono a prova di vandalo e che riprendono con le loro telecamere chiunque si avvicini troppo, io personalmente prima di farlo ci penserei due o tre volte», scherza.
Il domandone finale: la ricompreresti? «Direi di sì, al momento per quanto riguarda il rapporto performance/prezzo resta leader di mercato, per tecnologia, durata della batteria e rete di ricarica. Per quanto riguarda l'aspetto estetico, che è l'unico soggettivo, a me piace, quindi...».
Da Cadenazzo: «Noi siamo sereni»
Non c'è preoccupazione presso la filiale ticinese di Tesla a Cadenazzo, come confermato a tio.ch: «Questo tipo di problematiche sono lontane dal Ticino - con alcuni casi isolati Oltregottardo - e noi non abbiamo avuto nessunissimo problema», ci ribadiscono, «anche i nostri clienti sono tranquilli».
«Musk un po' se l'è cercata, ma in fin dei conti era l'affare del secolo», risponde a tono il locarnese E.* entusiasta possessore di una Tesla, «era impossibile pensare di fare quello che ha fatto politicamente senza che il suo business avesse delle ripercussioni anche importanti, soprattutto negli Stati Uniti. Detto questo resto convinto che il prodotto sia ottimo e sul mercato semplicemente non abbia rivali. E questo, va detto, con Musk capita spesso si parli dei satelliti di Starlink, i vettori SpaceX o le interfacce neuronali di Neuralink... Controverso, quindi, senz'altro. Pericoloso? Dimostratemelo».
Quindi non pensi di cambiare? «Assolutamente no, non tornerei indietro. Se sono preoccupato per possibili danni? Il malcontento, le proteste e il vandalismo nelle ultime ore si stanno avvicinando anche alle nostre latitudini. Un po’ sono preoccupato, lo ammetto. Anche se non credo sia necessario prendere misure di precauzione. Basterà mantenere la modalità sentinella accesa e denunciare in caso di danno al veicolo. Del resto se ne occuperà l’assicurazione».
Il domandone finale: la ricompreresti? «Eccome, Tesla tutta la vita e se si potesse guidare in Svizzera prenderei un Cybertruck».
*veri nomi noti alla redazione