I rilievi di ieri, intanto, sono rassicuranti: nessun rischio di crollo. Gli inquilini dei primi tre piano possono rientrare già da stasera
LUGANO - Si riesce quasi a percepire il calore delle fiamme nel vedere il coraggioso intervento dei Pompieri di Lugano nella palazzina di via Beltramina, bruciata martedì sera. Le immagini, girate dai Pompieri stessi, mostrano la porta d'entrata dell'appartamento al quarto piano, nel quale è divampato l'incendio che ha portato all'evacuazione dell'intero stabile.
Quando potranno far rientro alle loro abitazioni gli inquilini, fuori casa da martedì? Stando all'architetto Nicola Melchiorre, Caposezione delle divisione edilizia privata di Lugano, da un punto di vista «statico», problemi non ce ne sono.
Le verifiche effettuate nella giornata di ieri assieme alla Scientifica (che si sta invece occupando di chiarire le cause del rogo divampato al quarto piano), hanno avuto esiti rassicuranti: «È stata effettuata una puntellazione cautelativa delle solette, ma non c'è il rischio di crollo».
Resta tuttavia un altro problema da valutare: «Oltre ai rilievi è stata analizzata l'aria per verificare la presenza eventuale di amianto. Lo stabile è degli anni '70, quindi potrebbe essere stato usato nelle piastrelle, nelle colle o negli intonaci».
I risultati sono stati negativi, almeno per una parte dell'edificio: «Gli inquilini dei primi tre piani potranno dormire nei loro letti già da questa notte - conclude l'architetto -. Per gli altri piani occorre attendere delle verifiche ulteriori. Il quarto piano è ovviamente quello nelle condizioni peggiori».