Pubblicato il rapporto 2019 “Qualità dell’aria in Ticino”
Bilancio positivo, invece, per il diossido di azoto e le polveri fini, in particolare grazie ai nuovi minimi storici delle concentrazioni medie annue
LUGANO - Anche nel 2019, gli inquinanti che superano i limiti fissati dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) sono il diossido di azoto (NO2), l’ozono (O3), e le polveri fini (PM10).
Il 2019 - come si evince dai dati raccolti dal Dipartimento del Territorio nel rapporto "Qualità dall'aria in Ticino" -, presenta un bilancio positivo per il diossido di azoto e le polveri fini, in particolare grazie ai nuovi minimi storici delle concentrazioni medie annue, mentre il carico ambientale causato dall’ozono rimane elevato nonostante una diminuzione, rispetto all’anno precedente, delle ore di superamento del limite orario.
Diossido di azoto - Nel 2019 il bilancio delle immissioni di NO2 mostra un nuovo miglioramento, con una diminuzione delle medie annue in tutte le stazioni di misura e nuovi minimi storici dopo quelli del 2018, 2016 e del 2014. Fatta eccezione per le due stazioni di misura ubicate a lato dell’autostrada, solamente le stazioni di Chiasso e Mendrisio superano infatti leggermente la media annua stabilita dall’OIAt. A prescindere dal forte influsso delle condizioni meteorologiche, la tendenza al miglioramento sembra essersi consolidata nel corso dell'ultimo decennio, con diminuzioni molto più marcate durante gli anni meteorologicamente favorevoli alla dispersione degli inquinanti rispetto agli aumenti registrati durante gli altri anni.
Ozono - Il semestre estivo del 2019 è stato caratterizzato da una serie di condizioni meteorologiche estreme, la cui frequenza è andata intensificandosi nel corso degli ultimi anni. La terza estate più calda dall’inizio delle misurazioni, così come due lunghe ondate di calore hanno così pesato fortemente sul bilancio dell'ozono: oltre al numero di ore durante le quali è stato superato il limite di legge, la prima ondata di calore è stata determinante per l’introduzione di provvedimenti urgenti atti a fronteggiare un episodio di smog estivo acuto. Una situazione di questo genere non si presentava dal lontano 2006.
Polveri fini - Dall’inizio delle misurazioni delle PM10 in Ticino i dati registrati nel 2019 sono i più bassi in assoluto, sia per quanto riguarda le medie annue sia per il numero di giorni con superamento del valore limite giornaliero (50 μg/m3), per il quale l’OIAt permette un limite massimo 3 superamenti annui. Oltre all’assenza di episodi di smog acuto invernale, il 2019 si contraddistingue anche per essere il primo anno in cui le medie annue di tutte le stazioni di misura ticinesi rispettano il valore limite stabilito dalla legge (20 μg/m3).
Il Dipartimento del territorio annuncia la pubblicazione del rapporto 2019 “Qualità dell’aria in Ticino”, scaricabile online – unitamente agli allegati con i dati di dettaglio dei singoli punti di misura – dal sito internet dell’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili: www.ti.ch/aria.