Cerca e trova immobili

LUGANO«Giornalista, te ne devi andare», e le tirano una testata

31.10.20 - 13:30
È successo ieri sera a una giovane collega de La Regione che si trovava alla manifestazione anti-misure Covid di Lugano
Tipress
«Giornalista, te ne devi andare», e le tirano una testata
È successo ieri sera a una giovane collega de La Regione che si trovava alla manifestazione anti-misure Covid di Lugano
«Al momento del colpo, più che il dolore è stato lo shock... Non riuscivo a capire»

LUGANO - Una manciata di persone, raccolte in Piazza Molino Nuovo a Lugano, in una manifestazione contro le restrizioni legate al coronavirus. Fra slogan, striscioni e una presenza decisamente contenuta la serata non sembrava destinata a far parlare di sé, come invece è stato.

Il motivo è un'aggressione, immotivata, a una giovane giornalista de La Regione, Federica Ciommiento (anche una nostra ex-collega) che alla sua prima uscita sul campo si è vista tirare, di punto in bianco, una testata sul naso.

La cronaca della serata, è descritta (bene) da lei nel suo articolo apparso su La Regione, noi abbiamo comunque deciso di contattarla, come segno di vicinanza ma anche per sentire dalla sua viva voce come si è svolta la faccenda.

«Sto bene, è solo una piccola frattura del naso», ci racconta, «quando mi hanno colpita più che il male è stato lo shock. Sono rimasta lì ancora diverso tempo, malgrado il naso dolente».

La svolta violenta, è arrivata davvero a sorpresa: «Era una manifestazione tranquilla, quando sono arrivata ho parlato con alcuni di loro, chiesto se potevo fare fotografie e mi hanno detto di no. Io allora mi sono fatta da parte, osservando la manifestazione da lontano, anche perché cominciavano a esserci circa 30 persone, e si trattava comunque di un assembramento. Non tutti portavano la mascherina. In diversi, più che altro, si coprivano il volto».

Malgrado fosse in disparte, per qualcuno non era ancora abbastanza: «"Ma cosa sei tu, una sbirra?" Mi ha chiamato proprio così», racconta Federica parlando della ragazza che le si è avvicinata, «io in assoluta tranquillità le ho risposto: "No, no, sono una giornalista!". E lei: "Te ne devi andare". Ho tentato di ragionarci, ma non c'è stato niente da fare. Non penso fosse sotto effetto di sostanze, era senz'altro bellicosa, ma lucida».

Dopo la testata, alcuni manifestanti si sono fatti avanti per scusarsi su quanto accaduto e assicurarsi che stesse bene: «Sono stati gentili», conferma Federica alla quale - oltre al naso gonfio - resta un po' l'amaro in bocca, «quando mi ha colpito davvero non capivo il perché, ho pensato: "Insomma, sono qui anche per darvi una voce!"».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE