I Verdi di Lugano contestano la legalità della demolizione, avvenuta senza permessi.
Supposta anche una violazione della protezione dell'ambiente e della vita altrui.
LUGANO - Passano all'azione i Verdi di Lugano. E parte la denuncia penale contro «ignoti, da identificarsi presso il Municipio di Lugano», per la demolizione del centro autogestito ex Macello avvenuta nella notte tra sabato e domenica. Tra i reati ipotizzati citati, violazione delle regole dell’arte edilizia, esposizione a pericolo della vita altrui, delitto contro la legge sulla protezione dell’ambiente.
Legalità e sicurezza - L'operazione di demolizione è infatti avvenuta, come ammesso dal Municipio stesso, senza una richiesta di licenza edilizia. Non sarebbe inoltre stato chiarito se nelle mura dell'edificio vi fossero delle tracce di materiali tossici, come l'amianto. Per questo, in virtù del fatto che «a fianco dello stabile ex Macello vi sono scuole elementari, una scuola dell’infanzia, una palestra, esercizi pubblici, corsi d’acqua e diverse abitazioni» e della presenza di poliziotti, giornalisti e semplici cittadini durante le operazioni di abbattimento, la vita di terzi sarebbe stata messa in pericolo.