L'uomo è stato ritenuto pienamente colpevole. Aveva agito per vendetta
Proprio questa ragione (e per il suo successivo allontanamento da certi ambienti criminali), è valsa come lieve attenuante
LUGANO - Sei anni di carcere per tentato assassinio. Questa la pena decisa dalla Corte delle assise criminali di Lugano per il 45enne rumeno autore dell’accoltellamento di Bissone, avvenuto il 9 marzo 2012. L'uomo - riferisce la Rsi - è colpevole di aver preso parte all’aggressione del cittadino kosovaro a cui vennero inferte 13 o 14 coltellate, due delle quali potenzialmente letali.
Un piano - ha sottolineato il giudice Mauro Ermani - «sposato ed eseguito da tutti e tre gli aggressori». L’imputato, secondo il presidente della Corte, «aveva più di un buon motivo per dare una lezione alla vittima dopo il pestaggio da lui stesso subito alcuni giorni prima sul piazzale del Fox Town».
Una vendetta, quindi, che assieme al fatto che l'uomo negli ultimi anni pare essersi allontanato da certi ambienti criminali, qualifica la colpa del 45enne come “leggermente inferiore” rispetto a quella dell’altro autore, condannato 8 anni fa a 10 anni di carcere per la stessa aggressione.
La difesa aveva chiesto il proscioglimento, l'accusa sei anni e nove mesi.