Padre, madre e figlio portavano avanti la coltivazione illegale all'interno di un capannone.
MENDRISIO - Un odore acre di marijuana in fiore: è questo che ha portato i poliziotti sulla pista giusta, anzi piantagione sarebbe meglio dire. È quello che è accaduto in un piccolo paese d'oltre confine, a Cassano Valcuvia, dove é stata scoperto un capannone pieno di piante di marijuana, duemila e duecento per l'esattezza. A fare andare avanti l'azienda di famiglia pensavano appunto il padre di 73 anni, la madre di 68 e il figlio di 46, cittadini svizzeri residenti nel Mendrisiotto oltre che nella piccola località della Valcuvia.
Per padre e figlio è scattato l'arresto, mentre la madre é indagata a piede libero. Sono accusati di coltivazione abusiva di sostanza stupefacente, oltre che furto di energia elettrica. Per far funzionare l'enorme "serra" - dotata di sistemi tecnici in grado di garantire la corretta illuminazione e umidificazione - avevano avuto l'idea di allacciarsi abusivamente alla rete.
Il padre è stato anche trovato in possesso di un fucile a pompa. Gli inquirenti parlano di una attività strutturata «con un profilo imprenditoriale», per il rinvenimento anche di «strumentazione adatta al confezionamento».