I giovani sono accusati di rapina e tentata rapina: entrambi i reati sono stati compiuti nella città italiana
COMO - Sono due ragazzi di origine marocchina e uno di origine libica i presunti autori della rapina compiuta ai danni di un giovane svizzero sabato sera, nel pieno centro di Como.
Le tre persone sono tutti richiedenti l'asilo in Svizzera e in possesso di documenti rilasciati dalle autorità elvetiche: i “certificati” attribuiscono loro 16 anni di età.
Stando alla ricostruzione della Questura di Como, il trio è ritenuto responsabile dapprima di una tentata rapina, in lungo lario Trento e Trieste, e poi di una rapina consumata nella centralissima piazza Duomo.
Nello specifico, verso le 22.30, le volanti lariane sono state inviate in lungo lario Trento e Trieste nei pressi di una nota gelateria dove un gruppo di ragazzi ha raccontato agli agenti di essere stato vittima di una tentata rapina.
In particolare, i giovani hanno riferito di essere stati affrontati da tre coetanei, di probabile origine nord africana, che avevano tentato di rapinare la collana d’oro a uno di loro, mettendogli le mani attorno al collo e stringendo forte, senza però riuscire nel loro intento per la reazione della vittima, che li aveva indotti a desistere e scappare in direzione del centro città.
I ragazzi, oltre alle descrizioni, hanno fornito anche una foto dei tre rapinatori, scattata di fretta mentre questi ultimi si allontanavano dal luogo del reato.
Tale immagine, che evidenziava chiaramente l’abbigliamento degli aggressori, è stata fatta girare agli altri equipaggi della polizia di Stato presenti sul territorio.
Poco più tardi, una pattuglia della squadra volante, mentre transitava in via Plinio, ha notato tre uomini corrispondenti alle descrizioni dei fuggitivi che, dopo aver tenuto bloccato un ragazzo, si erano impossessati del suo orologio da polso ed erano scappati verso la vicina piazza Duomo.
Dopo un brevissimo inseguimento a piedi, i tre rapinatori sono stati raggiunti dagli agenti, ammanettati, assicurati nelle auto di servizio e trasportati in Questura.
Qui gli aggressori sono stati identificati e sono risultati essere appunto due ragazzi marocchini e un ragazzo libico, tutti richiedenti asilo in Svizzera. Gli agenti, nel frattempo, hanno convocato in Questura le vittime delle due rapine e, dopo averne raccolto le denunce, hanno sottoposto loro degli album fotografici.
Dalla visione delle immagini le parti lese hanno riconosciuto, senza alcun dubbio, i tre fermati dai poliziotti come gli autori dei reati perpetrati ai loro danni e inoltre, al legittimo proprietario, è stato anche restituito l’orologio che gli era stato appena rapinato.
Gli agenti, poiché i tre fermati sembravano essere più grandi rispetto ai 16 anni dichiarati, hanno poi deciso di portarli all’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia.
Qui sono stati sottoposti all’esame auxologico, dal quale è emerso che erano tutti e tre erano maggiorenni e, di conseguenza, il pm di turno della Procura ne ha disposto l’arresto e l’accompagnamento presso il Bassone, il carcere di Como.