La posa, risalente al 2018, era avvenuta da parte di Aet e Sopracenerina, proprietari e responsabili dell'impianto solare
BIASCA - Un corto circuito partito dai pannelli solari è stato la causa del grosso incendio divampato dalla BiascArena? La certezza per ora non c'è, ma per Joël Rossetti, capodicastero sport e tempo libero, è «un'ipotesi plausibile». Il rogo, d'altra parte, è partito proprio dal tetto che, come sottolinea Rossetti, «è occupato per tutta la sua superficie dai pannelli fotovoltaici».
La questione dovrà ora essere chiarita in sede d'inchiesta, sentendo tutte le parti coinvolte. L'impianto, infatti, non è di proprietà del Municipio, ma è stato posato ed è gestito da Aet e Sopracenerina. «Produce energia che va in rete e che solo in parte viene utilizzata per rifornire il palazzetto - prosegue il capodicastero -. Si tratta di uno dei vari grossi impianti presenti su edifici pubblici».
Quello sul Palaghiaccio, tra l'altro, è anche di recente costruzione. «Il tetto è stato rifatto nel 2018 e, per l'occasione, sono stati posati i pannelli».
Resta ora da chiarire l'ammontare dei danni. «È prematuro al momento fornire delle stime - spiega Rossetti -. Quel che sappiamo è che metà del tetto è stato colpito dall'incendio, ora domato. All'interno dello stabile è entrato del fumo, ma tramite appositi ventilatori i pompieri lo stanno incanalando verso l'esterno». In un secondo momento si potrà capire se la struttura è ancora in sicurezza o meno. «Chiaramente l'isolazione è andata. Insomma, un danno di una certa entità sicuramente c'è».
Per fortuna non ci sono state conseguenze per i presenti, se si esclude il piccolo malore riportato da un pompiere. «Al momento dell'incendio, nella struttura si stavano svolgendo degli allenamenti con alcuni giovani, fatti evacuare immediatamente, così come è stato fatto con i ragazzi della SPAI e delle scuole medie».