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Gli imputati sono accusati di truffa per mestiere, ripetuta amministrazione infedele aggravata e appropriazione indebita.
LUGANO - Ci siamo. A distanza di ben nove anni dal fallimento dell'omonima azienda e dall'arresto dei suoi vertici, oggi si apre il maxi processo sul caso Adria, scoppiato nell'ormai lontano 2015.
Alla sbarra appariranno sette persone in tutto. Gli imputati principali, lo ricordiamo, sono gli ex titolari dell’azienda edile Adria Costruzioni, Adriano e Filippo Cambria, e l’ex direttore della banca Wir di Lugano Yves Wellauer.
I due Cambria, padre e figlio, sono accusati di aver ottenuto illecitamente dalla Banca Wir milioni di franchi in crediti di costruzioni e di averli in gran parte utilizzati per investimenti non legati ai cantieri e per finanziare uno stile di vita sfarzoso, tra auto, yacht e immobili di lusso. Il loro agire ha portato l'azienda al fallimento e alla perdita di una cinquantina di posti di lavoro. L’ex direttore della banca Yves Wellauer, dal canto suo, avrebbe a più riprese accettato bustarelle da parte dei Cambria e concesso questi crediti senza che vi fossero le dovute coperture finanziarie.
I tre avrebbero così causato danni ad Adria Costruzioni per un totale di circa 29 milioni di franchi e danneggiato la banca Wir per decine di milioni di franchi.
Le principali ipotesi di reato delle quali dovranno rispondere, a vario titolo, gli imputati sono ripetuta truffa per mestiere, ripetuta amministrazione infedele aggravata, cattiva gestione, complicità in frode fiscale, ripetuta concorrenza sleale e appropriazione indebita. Il processo dovrebbe prolungarsi per circa due settimane.
