Vetri infranti e specchietti rotti. Follia notturna contro una quindicina di veicoli, finestrini di un'auto ticinese in frantumi.
COMO - Dopo il raid vandalico, su cui ora indaga persino la polizia scientifica, anche un'auto ticinese ci ha rimesso i finestrini. Ma andiamo con ordine, a cominciare dal dove e quando si sono svolti i fatti.
La zona di viale Varese è uno degli approdi più comodi per chi arriva a Como con l'intento di lasciare l'auto e attraversare a piedi le mura della città. Tra la notte di lunedì e la mattina di martedì (ieri), a una dozzina di automobilisti è accaduto però di ritornare al parcheggio blu (a pagamento) e trovare finestrini e specchietti infranti.
Secondo i principali media del capoluogo lariano, nella stessa nottata sono state colpite in tutto quindici auto in sosta, considerando anche quelle (tre) danneggiate nella parallela via Diaz, in pieno centro storico.
Bersaglio dell'inquietante episodio - che accade nel cuore di una delle città sempre più simbolo del turismo internazionale -, sono state in buona parte auto straniere, svizzere incluse, anche se non mancava qualche targa italiana.
Anche un'auto ticinese - Sul posto ieri mattina, dopo la segnalazione di alcuni turisti, sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e, con loro, anche gli uomini della scientifica per effettuare i rilievi utili alle indagini. Sentita da Tio questa mattina, la Questura di Como conferma l'intervento in viale Varese: sono 12 le auto danneggiate, di cui 6 italiane e 6 straniere. Tra queste ultime, una targata Ticino ha avuto solo danni ai finestrini, senza alcuna sottrazione.
Con lo scopo di risalire ai responsabili, gli inquirenti si affideranno anche alle registrazioni delle telecamere presenti in zona. Il tutto per stroncare quello che non è esclusivamente un atto di vandalismo. Da alcune autovetture - almeno due secondo Espansione TV - sono state infatti prelevate borse e bagagli poi abbandonati, dopo essere stati aperti nell'intento di cercare oggetti di valore.
Secondo infine quanto riferisce la Provincia di Como, target privilegiato di chi ha commesso il raid sono auto di valore e con targhe straniere appartenenti a turisti belgi, tedeschi, francesi e, appunto, svizzeri.
È presto per saperne di più - Si indaga anche per capire se quest'ultimo episodio possa essere collegabile con altri simili avvenuti nel mese di marzo nella stessa zona della città. Per ora però, ci spiega ancora la polizia, non ci sono novità di alcun tipo, dato che i rilievi sono stati eseguiti soltanto ieri mattina.