Sulle strade ci si fa ancora male, stando ai dati della Gendarmeria stradale. Le cause principali? Le abbiamo chieste al capitano Nenzi
BELLINZONA - Oltre 2mila ritiri patente, una cinquantina di persone trovate alticce alla guida, quattro radar danneggiati, ma soprattutto 3'901 incidenti. Che, seppur in diminuzione rispetto al 2023 (3'965), vedono aumentare il numero dei feriti 538 (485) lievi, ma soprattutto quello delle vittime, 19 contro le 8 dell'anno precedente. Sono solo alcuni dei dati relativi al bilancio della Gendarmeria stradale per l'anno 2024.
Quale, dunque, la causa principale degli incidenti rilevati? Lo abbiamo chiesto al capitano Cristiano Nenzi, ufficiale responsabile del V Reparto Gendarmeria stradale.
«Sul piano federale le cause principali s’identificano in questi elementi: la mancata precedenza, la disattenzione e la distrazione, e le irregolarità in relazione a manovre di guida. Per quanto riguarda gli incidenti più gravi le cause sono più spesso da ricondurre alla velocità, all’alcol e ad altre sostanze non consentite».
Anche in autostrada, le persone al volante con il telefono in mano sono veramente tante. Hanno contribuito al numero di incidenti? Come mai non rientrano in questo bilancio?
«Questo tipo di infrazioni rientra nella casistica della disattenzione alla guida».
La criticità della situazione viaria, invece, può essere considerata un altro fattore che contribuisce a rendere più pericolosa la strada?
«In linea generale si osserva che laddove vi è più traffico, in percentuale, aumentano gli incidenti».
L'età abbiamo visto che ha un ruolo in queste statistiche. Il crescente coinvolgimento degli anziani negli incidenti non ha ancora portato a una riflessione?
«Su questo piano già molto viene fatto, segnatamente per quanto riguarda la prevenzione. Oltre alla visita medica obbligatoria, esiste oggi un’ampia offerta di corsi e momenti d’incontro destinati alle persone anziane, in collaborazione con varie organizzazioni che si occupano di sicurezza stradale. In particolare, la Polizia cantonale collabora con il progetto di prevenzione "Strade sicure" del Dipartimento delle istituzioni, che offre un catalogo di corsi denominato “Guidare in tutta sicurezza nella terza e quarta età”. In base a quanto emergerà dalle statistiche nei prossimi anni, potrebbe rendersi necessario avviare delle ulteriori riflessioni su eventuali misure aggiuntive di miglioramento o di adattamento di quanto già esistente».
Cosa si può dire di più riguardo ai danneggiamenti dei radar? Si tratta di più autori o anche in Ticino c'è un fleximan?
«Si tratta di casi isolati avvenuti sul territorio con autori diversi e modalità differenti».
Sempre più mezzi pesanti invadono le nostre strade e con i lavori di prossima esecuzione sull’asse del Brennero la situazione potrebbe peggiorare. Anche in termini di sicurezza?
«Evidentemente questo aspetto sarà monitorato da vicino, vista la correlazione tra l'aumento del traffico e l'aumento degli incidenti».